25 aprile 2024
Aggiornato 11:30
DPEF 2010-2014

«Strategia anticrisi governo giusta, avanti su questa strada»

«Salvaguardato sistema creditizio e garantita stabilità conti»

ROMA - La strategia anticrisi del governo è stata giudicata «corretta e adeguata». Il governo intende quindi proseguire sulla strada della prudenza fiscale. Lo sottolinea il Dpef 2010-2014 approvato dal Consiglio dei ministri.

«Durante la crisi - si legge - il Governo ha agito in modo mirato per garantire condizioni di stabilità per la finanza pubblica, per dare supporto all'economia, per assicurare la coesione sociale. Una massiccia concentrazione e riallocazione delle poste all'interno del bilancio ha tra l'altro permesso di liberare risorse per una pluralità di interventi in funzione anticrisi».

In particolare, prosegue il Documento, «il Governo ha agito per salvaguardare il sistema creditizio e il risparmio delle famiglie, per sostenere i redditi e i consumi, per estendere e rifinanziare gli ammortizzatori sociali, per potenziare ed accelerare gli investimenti pubblici e incentivare gli investimenti privati».

Inoltre, viene sottolineato, «nei limiti consentiti dalla finanza pubblica, ha operato massicce iniezioni di liquidità nel sistema accelerando il pagamento dei debiti pregressi ed abbattendo l'ammontare accumulato dai rimborsi fiscali. Lasciando pienamente operare gli stabilizzatori automatici, l'utilizzo prudente della leva fiscale ha consentito al Governo di limitare il deterioramento dei conti pubblici».

«Questa strategia - sottolinea il Dpef - è stata giudicata corretta e adeguata da parte delle principali istituzioni internazionali, dato l'alto livello del nostro debito pubblico. Essa ha inoltre contribuito a un restringimento dei differenziali di rendimento dei titoli di Stato italiani, allargatisi a seguito della crisi, rispetto a quelli di riferimento. È ferma l'intenzione di continuare a operare secondo questa logica di prudenza fiscale».