26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Tassi

Euribor a minimi storici:a 3 mesi per prima volta sotto 1%

A scadenze più brevi anche più bassi, a 1 anno all'1,42%

FRANCOFORTE - Segnano nuovi minimi storici i tassi di interesse di mercato dell'area euro, e oggi per la prima volta l'euribor a tre mesi di scadenza - utilizzato anche come riferimento per i mutui a tasso variabile - è calato sotto la soglia psicologica dell'1 per cento. Un movimento che prosegue da molti mesi, a riflesso sia delle riduzioni dei tassi di riferimento ufficiali operati dalla Banca centrale europea, sia delle ingenti liquidità supplementari che la stessa istituzione monetaria ha immesso nel circuito interbancario.

Oggi l'euribor a tre mesi è sceso allo 0,996 per cento, contro l'1,007 per cento segnato nel fixing precedente, secondo i dati dell'Associazione delle banche europee. Su scadenze più brevi i tassi di mercato sono a livelli ancora più contenuti: l'euribor a un mese è sceso allo 0,625 per cento, quello a una settimana allo 0,393 per cento. Tuttavia su scadenze più prolungate, sebbene in attenuazione, i tassi di mercato restano a valori superiori a quelli di riferimento ufficiali: l'euribor a un anno si attesta all'1,426 per cento.

Da inizio maggio il principale riferimento sul costo del danaro nell'area euro si attesta all'1 per cento, minimo storico nei 10 anni della valuta unica, dopo che la Bce ha effettuato un'ultima riduzione, seguita da conferme dei tassi nei due mesi successivi. Da allora l'istituzione monetaria ha inviato segnali che i mercati interpretano come un orientamento a non modificarli, per l'immediato.

Il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet ha ripetutamente precisato che non si è deciso di stabilire all'1 per cento un pavimento al di sotto del quale non abbassare i tassi. Ma allo stesso tempo ha spiegato che questo livello viene giudicato appropriato, per ora, mentre l'Eurotower chiede di approntare da subito strategie di uscita dalle ingenti misure di sostegno all'economia, lanciate nell'area euro come in altre regioni per contrastare la crisi mondiale. Linea che secondo alcuni economisti potrebbe riflettersi in un prolungato periodo di tassi fermi all'1 per cento, anche per tutto il 2010, e, posto che la situazione non torni a peggiorare venire seguita da rialzi quando l'economia avrà mostrato di aver solidamente imboccato la ripresa.

Proprio oggi, in un intervento presso l'università di Monaco di Baviera, Trichet ha chiarito che preparare le strategie di uscita dalle misure anti crisi non significa lanciarle subito. Ma averle pronte, per quando serviranno, può contribuire a dare credibilità alla sostenibilità dei conti pubblici, ora in deterioramento a causa anche di questi interventi, oltre che per la congiuntura sfavorevole che erode le entrate fiscali.

Intanto anche la Bce sta operando a sua volta con modalità fuori dell'ordinario per sostenere l'attività economica. Di recente ha concesso alle banche commerciali un primo rifinanziamento di lungo termine a scadenza prolungata, un anno invece dei consueti sei mesi. L'ipotesi che le condizioni attuali (tassi all'1 per cento) potrebbero rivelarsi irripetibili ha spinto le banche a lanciarsi in questa opportunità, la Bce in questa fase soddisfa tutte le richieste ricevute e l'operazione si è schiusa con l'immissione di oltre 442 miliardi di euro nel sistema bancario.

La stessa Eurotwer ha poi richiamato più volte le banche commerciali a fare la loro parte assicurando l'afflusso di credito a tutto il sistema economico, a imprese e famiglie.

Durante le fasi più critiche della crisi - all'inizio, nell'agosto del 2007, e nell'ottobre 2008 dopo il fallimento di Lehman Brotehrs - in parte le tensioni si erano riflesse proprio nel circuito interbancario, quello in cui le banche si prestano fondi a vicenda per reperire liquidità necessarie alle normali operazioni. La diffidenza reciproca aveva quasi paralizzato tutto il sistema e questo aveva causato un'impennata dei tassi di mercato, come l'euribor, a livelli molto superiori a quelli di riferimento ufficiali. La normalizzazione è avvenuta in maniera graduale, sia grazie alle liquidità supplementari concesse dalla Bce, sia grazie a diversi pacchetti di aiuti e di garanzie pubbliche per il settore bancario approntati dai governi.