Da lunedì nel vivo. Verso modifiche:da scudo a pensioni
Relatore: via libera commissioni entro venerdì. Lunedì in Aula
ROMA - Settimana calda per il dl manovra con le misure anticrisi del governo. Da lunedì l'esame nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera entrerà nel vivo e per venerdì il testo modificato dovrebbe essere licenziato per l'Aula, dove approderà lunedì 20 luglio. Numerose le questioni aperte sulle quali il governo potrebbe intervenire: dall'introduzione dello scudo fiscale-ter al graduale innalzamento dell'età di pensionamento delle donne del pubblico impiego, dagli sgravi fiscali per le banche all'allargamento delle agevolazioni del gas per le Pmi, dalla commissione di massimo scoperto alla lotta all'evasione fiscale.
Potrebbe arrivare, inoltre, una norma che blocca le assunzioni dei precari delle Poste e potrebbe finire nel decreto anche la regolarizzazione di colf e bandanti. Su quest'ultima questione, il relatore leghista, Maurizio Fugatti, ha però chiarito: «La Lega non ne vuole sentir parlare». Invece, la norma tassa-oro (l'imposta sostitutiva del 6% sulle plusvalenze su oro e metalli preziosi realizzate da società ed enti) potrebbe incappare in un parere negativo da parte della Banca centrale europea la prossima settimana.
L'opposizione intanto annuncia battaglia, a partire dalla norma contenuta nell'articolo 19 che obbliga le società a partecipazione pubblica ad adottare le stesse regole della pubblica amministrazione per quanto riguarda le assunzioni.
Verranno coinvolte tra le altre, società come Poste italiane, Rai, Ferrovie dello Stato e municipalizzate. Con queste norme, lamenta Cesare Damiano del Pd, «saranno imposti vincoli, come la partecipazione a concorsi, e le assunzioni saranno sottoposte alla limitazioni della pubblica amministrazione». Una regola che «produrrà nuovi disoccupati e che metterà in mora la contrattazione sindacale». Come Partito Democratico, avverte l'ex ministro, «ci opporremo con forza a questo nuovo attacco all'occupazione».
Il toto modifiche si giocherà tra martedì e mercoledì quando verranno decise le correzioni da apportare al provvedimento.
Lunedì alle 10 scade il termine per la presentazione degli emendamenti, martedì ci sarà il vaglio delle ammissibilità e gli eventuali ricorsi e da mercoledì dovrebbero arrivare anche le proposte di modifica di governo e relatore. Le votazioni dovrebbero partire proprio da mercoledì per consentire di chiudere l'esame, così come ha riferito il relatore, entro venerdì della prossima settimana.
I tempi per l'esame parlamentare sono molto stretti (il dl scade a fine agosto) considerando anche la chiusura per le ferie estive. E' quasi scontato che il testo arriverà blindato al Senato. Il governo potrebbe quindi decidere di far ricorso al voto di fiducia già alla Camera, ma l'obiettivo delle commissioni, così come confermato dal relatore, è quello di completare l'esame di tutto provvedimento. Eventualmente, quindi, l'esecutivo potrebbe porre la fiducia sul testo delle commissioni. E' molto probabile inoltre che il Dpef, che sarà varato mercoledì dal Consiglio dei ministri, trasformerà il decreto in un collegato alla manovra di bilancio. Possibilità accolta positivamente dal relatore. «Se diventerà un collegato sarà una buona cosa», ha affermato.
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