27 aprile 2024
Aggiornato 07:00

Crisi sempre più nera. Calano ulteriormente i consumi

Analisi del Centro Ricerche, Educazione e Formazione al Consumo

ROMA - La pesante caduta del PIL - 5,5%, per quest’anno dopo il -1% dell’anno scorso rappresenta un indice di forte recessione nella nostra economia, che richiede scelte coraggiose da parte dell’esecutivo, con misure che rafforzino i redditi, in particolare quelli del lavoro dipendente e dei pensionati, affinché, come da noi richiesto, si freni questa emorragia inarrestabile del crollo dei consumi.

Crollo dei consumi, calati nel 2008 di 7,2 mld di ¤ ed in caduta ulteriore, come confermato dal -10% delle entrate IVA nel primo quadrimestre 2009 sull’analogo periodo del 2008, dalle diverse indagini sui consumi ed anche il forte crollo del -18,7% nei primi mesi del 2009 per quanto riguarda le compravendite di immobili.
I pesanti effetti della crisi si evincono anche dai dati sul ricorso al credito al consumo da parte delle famiglie per l’acquisto di beni e servizi. Nel primo quadrimestre 2009 rispetto a quello 2008, si registra, a causa dell’aumento della disoccupazione, un calo del valore delle operazioni del -11,3%. Le famiglie, subiranno, inoltre, un ulteriore calo del potere d’acquisto, causato da incrementi della CIG e della disoccupazione.

Anche analizzando i dati di Assofin, questi appaiono in forte contrazione, non solo per quanto riguarda l’acquisto di immobili, ma anche di beni durevoli, quali auto, moto, arredamento ed elettronica di consumo del 22%, dato medio dei primi 4 mesi rispetto ad analogo periodo del 2008.
Per quanto riguarda il forte calo di accesso al credito per autoveicoli se confrontati ai dati dell’immatricolazione dei primi 5 mesi di quest’anno, nonostante gli incentivi che riguardano il 23% dei modelli o versioni offerte, si registrano il -14,7% di immatricolazioni rispetto ai primi 5 mesi del 2008. Un forte calo in parte compensato dal forte aumento delle vendite dell’usato e degli acquisti di auto nuove a basso impatto ambientale (+21% GPL e metano rispetto ai primi 5 mesi del 2008).

In aumento, pur se in rallentamento, nel credito al consumo sono solo le carte revolving e le cessioni del quinto con un tasso di crescita significativo +11,3% (nel quadrimestre).
Questi aumenti servono a fronteggiare spese emergenziali impreviste.
Un quadro d’insieme pesante, che vivono sulla propria pelle milioni di famiglie. Se si vuole far ripartire il ciclo produttivo, serve una «scossa» da parte del Governo, che redistribuisca ricchezza alle milioni di famiglie che si sono impoverite.