Latte, art.68 e Fondo per la calamità naturali: urgono interventi concreti
Dalla CIA appello a Parlamento e Regioni perchè si trovi subito una soluzione
ROMA - Latte, art.68 e Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali. Sono questi gli argomenti sui quali, in una lettera inviata ai componenti delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato e a tutti gli assessori regionali all’Agricoltura, il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi sollecita precisi interventi «per tutelare il reddito degli agricoltori e garantire la stessa sopravvivenza di un settore fondamentale per l’economia del nostro Paese».
«Per il lattiero-caseario la situazione -scrive Politi- rimane drammatica. Il prezzo alla stalla non è più remunerativo e i produttori sono alle prese con molteplici difficoltà, a cominciare dai costi che ormai sono non più sostenibili. Senza validi interventi, molte aziende rischiano addirittura di chiudere con i riflessi facilmente immaginabili. Da parte del governo non è arrivata una risposta valida. Ancora una volta tanti annunci, ma nulla di realmente concreto».
«La crisi del comparto lattiero-caseario -afferma il presidente della Cia- impone un’azione congiunta delle istituzioni a livello nazionale, regionale e comunitario per concentrare sulle imprese le risorse già destinate al settore e quelle nuove necessarie a fronte dell’aggravamento della crisi».
Dopo aver ricordato una serie di misure a sostegno degli allevatori, Politi riafferma l’esigenza di interventi straordinari per la riduzione dei costi di produzione delle aziende zootecniche: «dilazione del pagamento dei contributi assistenziali, previdenziali e dell’Iva, a favore delle aziende del settore, prevedendo anche strumenti di rateizzazione; attivazione di ammortizzatori sociali per i lavoratori del settore; attenuazione degli oneri legati agli adeguamenti alle normative ambientali ed igienico sanitarie».
«Sull’art. 68, soprattutto dopo la dura presa di posizione delle Regioni, che giudicano negativamente la proposta del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia e lamentano la mancanza di un adeguato confronto su questa delicata tematica, lo scenario -scrive il presidente- diventa sempre più fosco. E tutto ciò conferma la validità della posizione assunta, sin da primo momento, dalla Cia. In mancanza di un valido e condivisibile accordo è preferibile non disperdere risorse e procedere alla restituzione degli importi degli aiuti, precedentemente trattenuti agli agricoltori».
«Particolarmente grave è, infine, il mancato finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale. In questi ultimi giorni -rileva Politi- continuiamo a registrare gravi danni alle colture a causa del maltempo. Siamo nell’ordine di decine di milioni di euro. Le promesse mancate del governo hanno reso la situazione ancora più preoccupante. Molti agricoltori hanno provveduto a stipulare polizze senza la copertura pubblica e i costi si sono triplicati rispetto allo scorso anno. Molti altri, invece, non si sono assicurati aspettando il rifinanziamento del Fondo che, però non è arrivato.
«Per questa ragione -aggiunge il presidente della Cia- abbiamo rinnovato la nostra richiesta al governo di intervenire al più presto su una materia assai delicata, quale è quella assicurativa. Lo stesso premier Silvio Berlusconi si era impegnato in prima persona, ma nessuna risposta valida è ancora venuta. Nostro auspicio è che si trovino al più presto le risorse necessarie per finanziare adeguatamente il Fondo senza che vengano sottratti altri finanziamenti già previsti per il settore».
Su questi temi Politi sollecita, dunque, attenzione da parte dei parlamentari e dei rappresentanti delle Regioni «affinché si apra in tempi brevi un confronto chiaro e concreto per arrivare a misure valide, come del resto è avvenuto per altri settori produttivi per i quali sono state trovate le opportune risorse. Non vorremo -conclude- che l’agricoltura resti ancora una volta ignorata».
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