28 marzo 2024
Aggiornato 11:00

Disagio abitativo e sfratti

Dichiarazione di Guglielmo Loy, Segretario Confederale UIL

ROMA - É ormai prossima la scadenza della proroga degli sfratti riservata alle famiglie più deboli, prevista per il  30 giugno.
Nel frattempo? La situazione del disagio abitativo è divenuta ancor più drammatica  a causa  anche della grave crisi economica  che ha reso sempre più difficoltoso per le famiglie pagare affitti impossibili richiesti dal mercato e ciò si evince chiaramente  analizzando i dati rilevati dal Ministero degli Interni, riferiti ai provvedimenti di sfratto emessi nel periodo Gennaio-Dicembre 2008.

I dati sono allarmanti se si considera che, per l’anno 2009, si prevede un’ulteriore crescita degli sfratti causati prevalentemente da morosità.

Occorrerà, inevitabilmente, un ulteriore provvedimento di proroga che comprenda anche gli sfratti per morosità ricercando, nel contempo, soluzioni che consentano una maggiore offerta di edilizia pubblica e sociale e una nuova legge sulle locazioni private con l’obiettivo di incentivare l’offerta, anche tramite agevolazioni fiscali, e di calmierare i canoni.

In Italia i provvedimenti di sfratto emessi nel 2008, anno in cui la «crisi» non aveva ancora colpito in pieno,  sono stati 51.390. La regione in cui si è registrato il maggior numero di provvedimenti di sfratto emessi risulta essere il Lazio con un totale di 8.434, segue la Lombardia con 6.830, l’ Emilia Romagna con 5.639, il Piemonte con 4.878 e la Toscana con  4.178.

Analizzando i dati emerge che le regioni in cui la percentuale degli sfratti, rispetto al dato generale degli stessi,  causati da morosità (dato che più di altri segnala la sofferenza di chi vive a reddito fisso),  è più elevata sono: la Sardegna con il 91%,le Marche e l’Emilia Romagna con l’89%, la Basilicata e il Piemonte con l’88%, la Valle d’Aosta con l’86%, l’Umbria ed il Friuli Venezia Giulia con l’84%.

Per quanto riguarda gli sfratti eseguiti è la Lombardia ha detenerne il primato con un totale di 3.307, seguita dal Lazio con 2.845, l’Emilia Romagna con 2.687, la Campania con 2.367 e il Piemonte con 2.347.