Lavoro: in Eurolandia bruciati 1,22 milioni di posti in 3 mesi
L'Italia tiene, con -0,3% su trimestre e -0,8% su anno
BRUXELLES - In soli tre mesi nella zona euro si sono persi 1,22 milioni di posti di lavoro. Che diventano 1,916 se si guarda a tutti e Ventisette gli Stati europei. E' quanto ha reso noto Eurostat, l'ufficio statistico delle comunità europee, nei primi dati sull'occupazione del primo trimestre del 2009, in calo dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedente. Dai dati Eurostat emerge su base annua un calo dell'1,2% sia per Eurolandia che per i Ventisette.
Tra gli Stati membri, la situazione più allarmante è quella della Spagna, dove il calo è stato del 3,1% rispetto al trimestre precedente e del 6,4% rispetto all'anno passato. L'Italia ha un andamento migliore rispetto alla media, con un calo dello 0,3% rispetto al quarto trimestre del 2008 e dello 0,8% rispetto al primo trimestre dell'anno scorso. Tiene anche la Francia, che segna rispettivamente -0,4% e -0,7%, mentre migliora addirittura la situazione di Belgio e Germania: su base trimestrale cedono rispettivamente lo 0,2% e lo 0,3%, ma rispetto all'anno passato guadagnano lo 0,5% e lo 0,1%.
In caduta libera le repubbliche baltiche: in Estonia il calo è stato del 7,2% rispetto all'anno precedente, in Lettonia dell'8,2% e in Lituania del 5,1%. Pesante anche l'Ungheria, che cede il 3% su base annua.
Si tratta del terzo trimestre consecutivo di calo dell'occupazione. Nel primo trimestre 223,8 milioni di europei avevano un posto di lavoro. Di questi, 146,2 milioni nella zona euro. Secondo le ultime previsioni economiche, pubblicate a inizio maggio, la Commissione puntava su 8,5 milioni di posti in meno tra il 2009 e il 2010.
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