19 aprile 2024
Aggiornato 20:30

A Bagnacavallo c'è «Figli di un Bacco minore?»

Settima rassegna nazionale dei vitigni autoctoni italiani organizzata da Slow Food con la Regione Emilia-Romagna

BOLOGNA – Oltre 300 vitigni autoctoni in catalogo, più di 500 cantine, quasi 1100 vini da assaggiare. E’ la «dotazione» dell’edizione 2009 di «Figli di un Bacco minore?», che si svolgerà nel Convento di San Francesco a Bagnacavallo (Ravenna) il 12, 13 e 14 giugno. La settima rassegna nazionale dei vitigni autoctoni e di tradizione italiana è ideata e organizzata da Slow Food Italia e Slow Food Emilia-Romagna, con il sostegno della Regione e del Comune di Bagnacavallo.

«L’Emilia-Romagna ha una vera e propria ‘vocazione’ per le produzioni vitivinicole legate alla tradizione – ha sottolineato stamani l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni, presentando insieme ad Alberto Adolfo Fabbri (presidente Slow Food Emilia-Romagna) la rassegna – . Sono vitigni autoctoni i Lambruschi, l’Albana, il Pignoletto, l’Ortrugo e il Sangiovese di Romagna. Nel 2008 è stato iscritto al Registro nazionale il vino di Uva fogarina, mentre sono in corso di registrazione altre sette varietà, oggetto di attività di ricerca, analisi e caratterizzazione durante questi anni. La Regione inoltre – ha aggiunto Rabboni – , attraverso il Piano di sviluppo rurale, interviene con un contributo pubblico di 850 euro l’ettaro a sostegno degli agricoltori che coltivano varietà a rischio di scomparsa».

Quest’anno la Regione straniera ospite a «Figli di un Bacco minore?» sarà la Catalogna, mentre un focus particolare in campo nazionale verrà dedicato alla Toscana. Tra i «tavoli regionali», dove sarà possibile assaggiare il meglio della produzione vitivinicola autoctona, quattro sono dedicati all’Emilia-Romagna: uno ai Lambruschi modenesi, il secondo al Sangiovese Superiore, il terzo al Burson e il quarto al Centesimino. Tra le novità 2009 c’è l’Osteria «Il ventre di Bacco», per degustare piatti realizzati con le carni di bovina romagnola e di bianca modenese (Presidi Slow Food). Non mancheranno laboratori, retrospettive e appuntamenti con il vino che vedranno protagonisti, tra gli altri, il Montepulciano e il Trebbiano di Masciarelli, il Flaccianello della Pieve, il Timorasso piemontese di Valter Massa e il Teroldego Rotaliano. Domenica 14 ci sarà la presentazione del volume «Storie di Bacco minore» (Slow Food Editore), con 21 racconti brevi, protagonista il vino. Infine, il Mercato che presenterà circa una trentina d’eccellenze gastronomiche italiane: saranno presenti artigiani, salumieri e dolciari, provenienti da diverse regioni.

«Figli di un Bacco Minore?» sarà aperto venerdì 12 giugno dalle 18 alle 24, sabato 13 giugno dalle 18 alle 24, e domenica 14 giugno dalle 11 alle 22. Il biglietto d’ingresso, che comprende la possibilità di degustare tutti i vini selezionati, è di 17 euro per i soci Slow Food (+ libro «Vitigni d’Italia» o «Storie di un Bacco minore»), o di 13 euro senza libro. Per i non soci il costo è 20 euro (+ libro «Vitigni d’Italia» o «Storie di un Bacco minore») o di 16 euro senza libro.

Per informazioni: www.figlidiunbaccominore.it