Polverini: «Bene Fini su gabbie salariali»
«Non aiutano e rischiano di penalizzare il Mezzogiorno»
ROMA - «Le gabbie salariali non aiutano e rischiano inoltre di penalizzare ulteriormente il Sud». Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini, per la quale «il richiamo del presidente Fini sugli effetti negativi di un ritorno al passato è condivisibile: l’Ugl da sempre è contraria ad una differenziazione territoriale dei salari anche perché, come abbiamo dimostrato con una nostra indagine sui prezzi, va sfatato il mito secondo cui al Sud la vita costa meno.
La carenza di infrastrutture e servizi nel Mezzogiorno, infatti, fa aumentare il costo della vita, e su questo si dovrebbe investire. Il Paese ha bisogno di colmare il divario tra Nord e Sud, non di avallare strumenti che avrebbero il solo effetto di aumentare queste differenze a svantaggio della parte più vulnerabile del Paese».
«Più in generale – aggiunge - la questione dei redditi, salari come pensioni, richiede da parte del governo misure di alleggerimento della pressione fiscale, anche accelerando l’introduzione del quoziente familiare. Da parte nostra, abbiamo firmato una riforma degli assetti contrattuali che punta, fermo restando le garanzie del contratto nazionale, ad aumentare le retribuzioni, facendo leva sulla produttività e sulla contrattazione aziendale, anche incentivando forme di partecipazione dei lavoratori. Tema quest’ultimo cui pure oggi il presidente della Camera ha fatto riferimento, come elemento di efficienza e innovazione produttiva, e che rappresenta uno dei principi fondanti dell’Ugl, un traguardo necessario da raggiungere e per il quale siamo fortemente impegnati».
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