23 agosto 2025
Aggiornato 08:00
Consumi e crisi

Federconsumatori: intervenire sul potere di acquisto

«Nel 2008 la spesa per i consumi è diminuita di 7,2 mld di Euro a causa del potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso»

ROMA - Dispiace dover sentire ancora una volta il Presidente del Consiglio dire che il calo dei consumi è dovuto a motivi psicologici. No, qui siamo di fronte a fatti concreti – afferma Rosario Trefiletti – Presidente Federconsumatori, innanzitutto nel 2008 la spesa degli italiani per i consumi è diminuita di 7,2 miliardi di Euro e ciò a causa del potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso che soffrono più di tutti lo stato di crisi del Paese.

E non è certamente la manovra di sostegno dei bonus famiglia e della social card che può essere carta risolutiva in tal senso, poiché solo alla fine del 2009 l’aiuto alle famiglie con questi due strumenti si attesterà a poco più di 800 milioni di Euro. Ed inoltre il calo del PIL ormai abissale e cassa integrazione e licenziamenti in forte aumento comporteranno un’ulteriore riduzione del potere di acquisto delle famiglie, poiché in caso di cassa integrazione significa minori entrate per un nucleo familiare di oltre il 30% ed in caso di licenziamento in molti casi vi è un vero e proprio azzeramento del reddito.

Si può calcolare che minori entrate causate da ciò siano per l’intero universo delle famiglie (24 milioni – dati ISTAT) una riduzione del potere di acquisto di 492 Euro annui. Dato che diventa drammatico se rapportato ai nuclei familiari a reddito fisso e pari a 850,00 Euro annui ed addirittura esiziale per quei nuclei familiari in cui si realizza quel disgraziato evento con una perdita considervolissima che può anche configurarsi come tutti ben sanno di 800,00 -1.000,00 Euro/mese.