28 marzo 2024
Aggiornato 22:30

Danni ungulati nel Chianti: Confagricoltura apprezza delibera Toscana

«Necessario attivare con estrema urgenza tutte le tipologie d’intervento individuate»

FIRENZE - La denuncia - più volte fatta da Confagricoltura - dei danni arrecati ai più pregiati vigneti toscani del Chianti dalle incursioni dei cinghiali sembra aver trovato una prima risposta nella delibera della giunta regionale della Toscana, con cui vengono definite alcune tipologie d’intervento per consentire il contenimento degli ungulati.

Confagricoltura valuta positivamente come anche l’Amministrazione regionale, operando d’intesa con l’ISPRA (l’istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), abbia riscontrato una presenza sul territorio di ungulati fortemente squilibrata, non solo rispetto ai criteri di sostenibilità definiti dalla normativa, ma anche in riferimento a tutte le valutazioni tecnico scientifiche. Sottolinea, quindi, la necessità di attivare con estrema urgenza tutte le tipologie d’intervento individuate.

L’Organizzazione degli imprenditori agricoli ricorda come sia stata accertata la presenza di una densità di cinghiali per tutta la superficie agricola forestale toscana di ben oltre il 300% della densità sostenibile; se si tiene conto del solo territorio vocato, tali parametri raddoppiano se non triplicano.

«E’ indispensabile - rimarca Confagricoltura - l’adozione immediata d’interventi di contenimento, sia per cercare di riportare la popolazione di ungulati entro livelli compatibili con la normale conduzione dell’attività agricola e forestale, sia per limitare i pericoli per la sicurezza dei cittadini».

Confagricoltura auspica che, superata l’emergenza in corso con gli interventi programmati, si ridefiniscano pure le regole per il controllo delle densità, la prevenzione del rischio, il contenimento ed il ristoro dei danni provocati dalla fauna selvatica alle attività produttive.