Venturi: sostenere le pmi per superare la crisi
Venturi confermato Presidente della Confesercenti
ROMA - Si è svolta oggi l’Assemblea elettiva della Confesercenti. Ha aperto i lavori il vice presidente vicario di Confesercenti Massimo Vivoli che ha introdotto l’intervento del Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola.
«Il sistema bancario nel suo insieme deve fare qualcosa di più, deve dare alle aziende credito con più facilità. Soprattutto, deve farlo avvicinandosi ai livelli europei per i tassi » - ha detto il ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola.
Siamo, ha detto ancora il Ministro, «troppo lontani dai tassi europei». Scajola ha poi annunciato «lo sblocco del bonus fiscale per i distributori di benzina» rispondendo al presidente Venturi che nel suo intervento ha chiesto di «dare una risposta ai benzinai che stanno vivendo una condizione di grave difficoltà riconfermando il bonus fiscale senza il quale molti di loro chiuderebbero».
Nella relazione il presidente della Confesercenti Marco Venturi ha rivendicato per le pmi un ruolo centrale al fine di accelerare l'uscita dalla crisi ed ha lanciato la proposta di un piano straordinario per le pmi. Inoltre ha chiesto di varare un bonus fiscale per le piccole e medie imprese che non riducono gli occupati e uno sgravio aggiuntivo a chi aumenta i posti di lavoro.
La relazione del Presidente Marco Venturi sottolinea la necessità di non considerare la crisi come «fatto ineluttabile» e di considerare il mondo delle PMI come una realtà che, se sostenuta, può contribuire efficacemente a superare le attuali difficoltà. Una prima considerazione riguarda l’Abruzzo. Dopo il riconoscimento della positività delle prime misure poste in essere si sottolinea come sia importante evitare «il rischio che al disagio degli abitanti si aggiunga la fuga dei turisti dea tutto l’Abruzzo con la conseguente perdita di ricchezza e di posti di lavoro proprio là dove ce n’è più bisogno».
La relazione sottolinea inoltre il valore di «una sempre più forte convergenza fra le Associazioni delle PMI. Dopo la prima iniziativa del Capranica vogliamo ripeterci, con grandi obiettivi: più unità e più ambizione devono caratterizzare la nuova fase dell’azione comune».
Un tema fortemente sentito dalle PMI ed al quale la relazione dedica attenzione è la questione del credito, tema su quale è fondamentale un’iniziativa costante del Governo anche come rassicurazione verso le pmi: «l’erogazione del credito è fondamentale…così come lo è l’attenzione verso le PMI che con la crisi sono più esposte all’azione predatoria degli usurai».
Altra esigenza da considerare è quella del peso fiscale sulle PMI: «le difficoltà hanno appesantito la questione fiscale e le pmi ne pagano il prezzo più alto: hanno sempre sofferto per la morsa burocratica e fiscale ma oggi, bassa crescita, sottocapitalizzazione e tasse rischiano di stritolarle».
La relazione chiede che si agisca con forza tagliando gli sprechi della spesa pubblica per «portare in tre anni il peso del fisco sotto il 40%».
Per tali motivi si chiede un impegno ad alleggerire gli studi di settore e si avanzano alcune proposte per far fronte ad una fase particolarmente pesante. Fra queste «la deducibilità totale dell’Irap e la rateizzazione delle imposte dovute in dodici mensilità senza aggravio di interessi».
Ma si sottolinea il valore anche di sostegni alle piccole imprese che non tagliano posti di lavoro ma, anzi , assumono: «diamo un bonus fiscale alle pmi che non riducono gli occupati e riconosciamo uno sgravio aggiuntivo a chi aumenta i posti di lavoro». Ed in questo contesto si esprime forte attesa per la svolta positivamente compiuta su turismo con il ripristino – chiesto più volte dalla Confesercenti – di un Ministero.
La Confesercenti richiama inoltre l’attenzione su quel grande patrimonio di piccoli esercizi commerciali che svolgono un ruolo essenziale nei centri abitati ma che vanno sostenuti anche per la valenza sociale che interpretano rispetto alle famiglie ed ai ceti sociali più deboli: contro i rischi di desertificazione «occorre un piano straordinario per il sostegno alle attività commerciali di vicinato.
Due miliardi di euro in un triennio per innovazione, tutoraggio, credito agevolato, progetti di filiera, sostegno all’occupazione e l’avvio di nuove imprese».
La relazione chiede inoltre che si prosegua nell’impegno contro il sommerso «le pmi devono essere liberate da quell’economia sommersa favorita da migliaia di immigrati clandestini e di furboni nostrani pronti ad alimentare la concorrenza sleale…»
Inoltre si ribadisce la necessità di una politica di fermezza nei confronti dell’immigrazione clandestina che «deve diventare un problema europeo ed in quanto tale va risolto. Intanto una cosa deve comunque essere chiara: nessuna tolleranza per chi delinque. Arresti ed espulsioni devono rappresentare una regola rigida. Solo così si possono bloccare i crescenti atteggiamenti razzisti e la giustizia fai da te».
Un altro tema centrale è quello di ridurre sprechi ed inefficienze che pesano sul Paese ed in particolare sulle pmi ed impediscono di poter contare su risorse utili alle infrastrutture strategiche ed alla modernizzazione del Paese: «chiediamo di disboscare tutto, a partire dall’abolizione delle Province, per arrivare all’accorpamento dei Comuni più piccoli…
Stato leggero e più efficiente, comuni vocati ai servizi essenziali, regioni più autonome e più snelle rappresentano necessità che devono intrecciarsi con il mercato, al quale va affidata buona parte dei servizi pubblici». Un’altra proposta che la Confesercenti avanza riguarda un’altra questione cruciale per il futuro dell’Italia, vale a dire l’istruzione: «cosa ci impedisce di scegliere tre Università pubbliche, una del Sud, una del Centro ed una del nord e concedere loro uno status speciale per portarle in cinque anni ai primi posti delle graduatorie mondiali?».
L'assemblea dei delegati della Confesercenti ha eletto all'unanimità Marco Venturi Presidente dell'Associazione al termine dei lavori.
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