12 ottobre 2025
Aggiornato 08:00

Latte: Confagricoltura denuncia le crescenti difficoltà degli allevatori

Rischio chiusura per molte stalle

TORINO - Ennesimo nulla di fatto ieri all’Assessorato regionale all’Agricoltura, nella trattativa tra produttori e industriali per il prezzo del latte alla stalla. «Il mercato è pesante - spiegano i tecnici di Confagricoltura - perché si registra un calo della domanda in ambito europeo, associato a fenomeni speculativi da parte di alcune industrie e da un ormai conclamato strapotere della grande distribuzione organizzata, che incamera la più parte del prezzo pagato dai consumatori».

Le posizioni dei soggetti della filiera rimangono distanti. Infatti, gli industriali non sono disponibili a riconoscere ai produttori un prezzo ragionevole, che copra almeno i costi di produzione. Nell'arco di un anno, a fronte di costi produttivi in continuo aumento, il prezzo del latte alla stalla è diminuito mediamente del 30%.

«Questa situazione - dichiara Pierangelo Cumino, presidente della sezione latte di Confagricoltura Piemonte - spinge molte imprese agricole fuori mercato, con il rischio di chiusura di parecchi allevamenti, che ben difficilmente potranno riaprire. Tutto ciò contribuirà ad accrescere la dipendenza dall'estero per i nostri approvvigionamenti di latte. Per questo chiediamo al mondo industriale un'assunzione di responsabilità, nell'interesse dell'intero comparto».

Le proteste che in questi giorni si stanno verificando in Francia e in Germania, sfociate ieri nella manifestazione di Bruxelles, secondo Confagricoltura rappresentano solo la punta dell'iceberg di una situazione che rischia di diventare esplosiva. In relazione alle ipotesi di intervento che si vanno delineando, Confagricoltura chiede alle istituzioni di affrontare il problema in tutta la sua interezza. «In questa fase – rimarca - possono essere utili anche i sostegni al reddito, ma servono soprattutto interventi strutturali, che garantiscano, da un lato, la trasparenza dei mercati per l'affermazione della qualità e della sicurezza alimentare nell'interesse dei consumatori e offrano, dall’altro, certezze produttive e di lavoro agli allevatori». In questo contesto, ad avviso di Confagricoltura, lo smantellamento del sistema delle quote produttive, deciso da Bruxelles, appare sempre più assurdo.

Nei prossimi giorni, possibilmente d’intesa con tutte le espressioni del mondo agricolo organizzato, Confagricoltura metterà in atto una serie di iniziative per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla crisi del comparto e per sollecitare l'intervento delle istituzioni a tutela del latte piemontese.