Maria Pierdicchi parla al secondo seminario del centro studi risk management e valore
Il tema del rischio del credito e dei modelli di gestione nelle banche è il nodo vero di questa cresi economico-finanziaria. Giovedì 28 maggio alla Fondazione CUOA

VICENZA - Il rischio del credito e la definizione di muovi modelli di gestione sono i temi al centro del secondo seminario del Centro Studi Risk Management, previsto per il 28 maggio dalle 14.30 alle 18.30 a Villa Valmarana Morosini (Altavilla Vicentina – VI). La relazione centrale della giornata di studio è affidata a Maria Pierdicchi, managing director e capo di Standard & Poor’s per l’Europa Meridionale. La Pierdicchi, in particolare, si soffermerà sul tema del valore e ruolo del rating nell’analisi del rischio di credito.
Tra gli altri relatori: Alberto Banfi, Professore Ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari, Università Cattolica di Milano e membro dell’Osservatorio Legislazione & Mercati di CUOA Finance; Costanza Torricelli, Professore Ordinario di Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie, Università degli Studi di Modena, membro giunta CEFIN e Lorenzo Bocchi - Partner Prometeia.
A seguire le testimonianze aziendali fornite da Claudio Ambrosini, Vice Responsabile Direzione Crediti, Banca Popolare di Vicenza e Giuseppe Maifredi, Responsabile B.U. Sistema Crediti Nuova Trend (Gruppo Engineering), che affronterà il tema dei sistemi operativi per la gestione del rischio di credito.
Il Centro Studi Risk Management e Valore è nato dalla collaborazione tra la prima business school del Nordest ed Engineering, la prima azienda nazionale di consulenza e servizi IT in ambito finanza. Il Centro Studi Risk Management e Valore è un progetto finalizzato a costituire un centro di riferimento, qualificato e accreditato, sui temi del risk management, con un orizzonte pluriennale, che possa favorire lo sviluppo della cultura finanziaria su queste tematiche, la creazione di un network e di una comunità professionale aperta ai manager del settore bancario e finanziario.
A supportare il valore scientifico dell’iniziativa c’è l’importante ruolo di una multinazionale italiana come Engineering, nata a Padova negli anni Ottanta e oggi con 16 società, 37 sedi operative in Italia e all’estero, 6.000 professionisti IT, 4 stabilimenti per lo sviluppo del software, uno dei maggiori Data Center europei per l’outsourcing a Pont Saint Martin (AO).