12 ottobre 2025
Aggiornato 08:00
Sintesi del 4° RAPPORTO UIL 2009

Cassa integrazione: 442 Mila i lavoratori interessati ad Aprile 2009

Diminuisce in 1 sola Regione ed in 24 Province

I DATI NAZIONALI - Il ricorso alla cassa integrazione nei primi quattro mesi dell’anno è in costante aumento.
Analizzando, infatti, l’andamento mensile dell’utilizzo alla cassa integrazione, ipotizzando a Gennaio un valore pari a «100», è emerso che nel mese di Febbraio si è passati a 144, cifra che sale a 199 nel mese di Marzo e a ben 255 nel mese di Aprile.

Dividendo il numero delle ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate per il numero delle ore lavorative mensili, si può calcolare che, ad Aprile 2009, è come se oltre 442 Mila lavoratori e lavoratrici fossero stati messi in «cassa», di cui 319 Mila in cassa integrazione ordinaria e 123 Mila in cassa integrazione straordinaria (a Marzo erano complessivamente 346 Mila, a Febbraio 250 Mila ed a Gennaio 174 Mila).

L’incremento percentuale di Aprile 2009 su Marzo 2009, dunque, anche se meno «forte» e con diverse articolazioni territoriali rispetto al mese precedente, è del 27,8% (a Marzo su Febbraio segnalava un più 38,2%).Tuttavia, a differenza del dato Marzo su Febbraio che faceva registrare una riduzione delle ore di cassa integrazione in 8 Regioni ed in 33 Province, ad Aprile la diminuzione ha riguardato 1 sola Regione e 24 Province rispetto al mese precedente.

Ciò è emerso dal IV Studio 2009 della UIL – Servizio Politiche del Lavoro e della Formazione, su elaborazione di dati  INPS.

«Per comprendere le dimensioni e gli effetti della «malattia» della crisi economica – ha spiegato Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL - abbiamo voluto confrontare il recente dato sulla cassa integrazione di Aprile 2009 con il mese precedente, articolando l’analisi  sia sul piano territoriale che su quello settoriale (per macro aree, Regioni, Province)».

SETTORI MERCEOLOGICI

Analizzando l’andamento per settore merceologico, ad Aprile 2009 su Marzo 2009,  nell’edilizia, spicca l’aumento della cassa integrazione ordinaria pari al 46,7% (più 2,8 Milioni di ore), con 8,7 Milioni di ore autorizzate ed oltre 52 Mila lavoratori interessati.

Il settore dell’industria ha fatto registrare, invece, una crescita del 27,7% di ore di cassa ordinaria (più 9,8 Milioni), le ore autorizzate sono 45,4 Milioni di ore e i lavoratori interessati 267 Mila.

Sempre nello stesso periodo, nel settore industriale, la cassa integrazione straordinaria è cresciuta del 19,3% con 117 Mila lavoratori interessati (19,8 Milioni di ore autorizzate).

Notevole l’incremento nel settore del commercio della cassa integrazione straordinaria con l’82,6% (1 Milione di ore autorizzate), i lavoratori interessati sono 6 Mila.

I DATI PER MACRO AREA

Il Nord, con 276 Mila lavoratori interessati, assorbe il 62,6% del totale delle ore complessive di cassa integrazione autorizzate ad Aprile 2009; il Centro, con 68 Mila lavoratori, il 15,4% ed il Mezzogiorno, con 97 Mila lavoratori, il 22%.

I DATI REGIONALI

Nel mese di Aprile 2009, il 25,1% del totale nazionale delle ore autorizzate di cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria, è stato assorbito dalla Lombardia con oltre 111 Mila lavoratori interessati; il 18,9% in Piemonte con 89 Mila lavoratori interessati; il 7,3% in Veneto con 32 Mila lavoratori; il 7% nel Lazio con 31 Mila lavoratori; il 6,1% in Puglia  con 27 Mila lavoratori.

In valori percentuali, l’aumento più alto dell’utilizzo della cassa integrazione ad Aprile 2009 sul mese precedente, si è registrato in Sardegna con il 151,9%. Seguono l’Abruzzo con il 111%, la Toscana con l’85%, il Molise con il 75% ed il Friuli Venezia Giulia con il 71%. 

In controtendenza, diminuisce del 4,1% in Valle d’Aosta.

I DATI PROVINCIALI

Nel mese di Aprile 2009, il 12,7% del totale nazionale di ore autorizzate di cassa integrazione, ordinaria  e straordinaria, si  è registrato nella provincia di Torino, con 56 Mila lavoratori interessati; il 6% a Brescia, con 26 Mila lavoratori interessati; il 4,7% a Milano con 21 Mila lavoratori interessati; il 3,4% a Varese  con15 Mila lavoratori interessati; il 3,0% a Bari con 13 Mila lavoratori interessati.   

In controtendenza, in questo periodo, sono diminuite le ore di cassa integrazione autorizzate in 24 Province. Le 5 Province con la diminuzione percentuale più alta sono: Imperia con una diminuzione dell’ 86,4%  e 12 lavoratori interessati; Piacenza con una diminuzione dell’ 84,6% e 440 lavoratori interessati; Taranto con una diminuzione dell’83,1%  e 1.861 lavoratori interessati; Agrigento con una diminuzione del 78,6% e 131 lavoratori interessati; Messina con una diminuzione del 61,7% e 553 lavoratori interessati.

CONCLUSIONI

I dati dimostrano – ha concluso  Guglielmo Loy -  come e quanto la crisi sia in atto, anche se con sfaccettature, articolazioni e ritmi diversi tra territori e territori e tra i vari settori merceologici.

Il fatto che il trend di crescita delle ore autorizzate nel mese di Aprile su Marzo sia inferiore rispetto a quello di Marzo su Febbraio, può essere considerato una parziale indicazione di come il sistema produttivo stia reagendo alla crisi. È  importante, inoltre, verificare se i due strumenti, Cassa Integrazione Ordinaria e quella Straordinaria seguono lo stesso andamento.

Tuttavia, il  dato sostanziale emerso dall’indagine, è la continua crescita dell’uso della cassa integrazione, fondamentale per tenere «dentro il lavoro» le persone. Di conseguenza,   è necessario sostenere tutte quelle misure che consentono un uso flessibile di questo strumento, finalizzando il tutto ad un allungamento del periodo di tutela. La cassa integrazione, tuttavia, sia ordinaria, che straordinaria,  tutela solo una parte dei lavoratori.

È necessario pertanto rendere  immediatamente operativa una scelta fondamentale: evitare il licenziamento, a partire dai lavoratori più deboli come i lavoratori a termine e gli apprendisti e di coloro che non sono tutelati dall’importante strumento ordinario. È per tali ragioni che ora  la partita  si gioca, anche e soprattutto,  a livello regionale per rendere rapide le procedure di spesa al fine di garantire la «Cassa Integrazione in deroga» a decine di migliaia di lavoratori dipendenti di piccole imprese industriali e dei servizi.