28 agosto 2025
Aggiornato 04:30

Vino, Fedagri: uscire dalla crisi con interventi strutturali

«Gli effetti della crisi economica continuano ad incidere negativamente sulle nostre cantine cooperative»

ROMA – Ampio sostegno alla proposta del Mipaaf di aumentare i volumi di vino destinati alla distillazione per la produzione di alcool uso bocca: lo ha deciso il Comitato di settore Vitivinicolo di Fedagri-Confcooperative riunitosi oggi a Roma.

«Gli effetti della crisi economica - ha spiegato il presidente del settore vitivinicolo Adriano Orsi - continuano ad incidere negativamente sulle nostre cantine cooperative che si trovano a fronteggiare una contrazione delle vendite soprattutto nel mercato interno, che oggi assorbe solo 26 milioni di ettolitri (con un consumo medio procapite di 45 litri all’anno). È evidente - ha aggiunto Orsi - che il comparto necessita di interventi strutturali che diano respiro nel breve, ma che allo stesso tempo garantiscano sostenibilità alle imprese nel medio-lungo periodo».

Il Comitato di settore vitivinicolo di Fedagri si è espresso favorevolmente sulla proposta di un riconoscimento dello stato di crisi per il settore, che consentirà di smaltire, in modo chiaro e corretto, oltre un milione di ettolitri di vino prima dell’inizio della prossima campagna. Perplessità invece è stata espressa sull’ipotesi di mettere in atto, ha spiegato Orsi, «altre fantasiose quanto irrealizzabili proposte per sopperire alle eccedenze produttive», riferendosi in particolare all’attuazione di soluzioni che non sono sottoponibili ai necessari controlli di campo da parte dei competenti servizi del Ministero.

Relativamente alle misure di investimenti contenute nell’OCM vino, Fedagri esprime preoccupazione per quelle misure che, ad esclusione della ristrutturazione e conversione dei vigneti, potranno essere gestite dai PSR. Il rischio è che, su alcune iniziative come la commercializzazione, la logistica e la promozione, si possa incorrere in inutili sovrapposizioni.