19 aprile 2024
Aggiornato 03:00

Borsa Wall Street chiude in ribasso, Dj -0,75%, Nasdaq -0,54%

In settimana i listini registrano una perdita media pari a -4%

NEW YORK - La seduta di borsa a New York si è chiusa con gli indici in territorio negativo. Il Dow Jones è arretrato dello 0,75% a 8.268, l'S&P500 dell'1,14% a 882, il Nasdaq ha ceduto lo 0,54% a 1.680. Il calo si è materializzato nonostante la lunga serie di dati macro tutto sommato positivi, che hanno confermato il rallentamento della contrazione economica. A spingere al ribasso il comparto azionario sembrano essere stati pertanto motivi di natura prettamente tecnica, come spiegano alcuni analisti.

«E' giunto il momento di investire con maggiore cautela. A preoccupare è soprattutto la percentuale di società che trattano al di sopra delle rispettive medie mobili a 50 giorni». Questa infatti è vicina alla soglia del 90% per le aziende che compongono l'S&P500, ben 20 punti percentuali al di sopra dei livelli che generalmente indicano un ritracciamento del mercato azionario. L'economia continua a rimanere debole, appesantita dalla continua perdita di posti di lavoro, ma dagli ultimi dati è emerso un allentamento della recessione. L'attivita' manifatturiera nell'area di New York ha mostrato una ripresa rispetto al mese precedente, sorprendendo in positivo gli economisti. In linea con le attese invece i prezzi al consumo del mese di aprile, mentre la produzione industriale è scesa per il sesto mese consecutivo, anche se in maniera meno marcata rispetto al consensus. Confortante l'aggiornamento sulla fiducia dei consumatori, con il dato diffuso dall'Universita' del Michigan che in maggio è salito a 67,9 punti dai 65,1 precedenti e rispetto ai 67 attesi dal mercato.

A livello settoriale, il comparto assicurativo, partito bene in mattinata, non è riuscito a conservare i guadagni iniziali, terminando la seduta in rosso. Ad innescare il rally delle prime ore era stato l'ok del Dipartimento del Tesoro alla concessione dei fondi governativi alle compagnie Hartford Financial, Lincoln National, Prudential, Allstate, Ameriprise e Principal Financial. Stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, il totale degli aiuti pubblici destinati alle società specializzate nel ramo vita ammonterebbe a 22 miliardi di dollari. Nel settore automobilistico, a polarizzare l'attenzione è ancora una volta General Motors, che conta di tagliare i costi per le ore lavorative dei propri dipendenti, con l'obiettivo di risparmiare un miliardo di dollari all'anno. In giornata è arrivato inoltre l'annuncio della chiusura, entro il 2010, di 1.100 concessionarie auto negli Stati Uniti, nel quadro del piano di ristrutturazione.

Entro la fine dell'anno prossimo le concessionarie di GM rimarranno 3.600, in netto calo dalle 5.969 attuali. I titoli della casa di Detroit hanno archiviato la seduta con un ribasso del 5,22%. Tra i titoli del Dow Jones, a registrare le migliori performance giornaliere sono stati Alcoa (che ha beneficiato dei commenti positivi della banca Goldman Sachs), Microsoft ed IBM. Le maggiori perdite intraday sono a carico di Merck, Pfizer, Intel e Chevron, oltre alla già citata GM. Sugli altri mercati, seduta negativa per il petrolio. I futures con consegna giugno hanno chiuso in ribasso di 2,28 dollari (-3,9%), attestandosi a quota 56,34 al barile. Sul valutario, in flessione l'euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdì a New York il cambio tra le due valute è di 1,3483.