19 aprile 2024
Aggiornato 12:00
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BCE: ritmo di deterioramento dell'attività economica è diminuito

«Incerti segnali stabilizzazione», in 2009 ristagno poi ripresa

FRANCOFORTE - «Il ritmo di deterioramento dell'attività economica è diminuito», afferma la Banca centrale europea, pur avvertendo che l'attività mondiale resta «caratterizzata da una profonda recessione», e che per il resto dell'anno si dovrebbe assistere a «un marcato ristagno». Tuttavia «i dati economici più recenti e i risultati delle ultime indagini congiunturali forniscono incerti segnali di stabilizzazione», anche per l'area euro, dopo un primo trimestre in cui la dinamica recessiva si è rivelata più grave del previsto. Nel suo ultimo bollettino mensile, pubblicato come di consueto la settimana successiva alla decisione sui tassi di interesse, l'istituzione monetaria conferma la previsione di una «graduale ripresa nel corso del 2010».

Giovedì scorso il Consiglio direttivo ha deciso una ulteriore riduzione espansiva sul costo del danaro, con cui il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento è stato portato all'1 per cento, dal precedente 1,25 per cento, che rappresenta il nuovo minimo nei 10 anni di storia della Bce. A questo si sono aggiunte ulteriori misure non convenzionali a sostegno dell'economia, tra cui un prolungamento a 12 mesi della durata dei rifinanziamenti della Bce più a lungo termine a favore delle banche commerciali; un limitato programma di acquisti diretti di obbligazioni garantite emesse nell'area euro e, infine, l'accesso ai rifinanziamenti della Bce a favore della Banca europea degli investimenti, istituzione tra le più direttamente impegnate nei programmi di aiuto diretto all'economia.

«L'attuale livello dei tassi risulta adeguato, tenendo conto di tutte le informazioni e analisi disponibili», ribadisce la Bce nell'editoriale del bollettino. Un messaggio che potrebbe implicare l'orientamento a una pausa nelle manovre di modifica dei tassi, sebbene la scorsa settimana il presidente Jean-Claude Trichet abbia chiarito che non si è deciso di stabilire un pavimento e che non sono escluse altre riduzioni.

Nel capitolo del bollettino dedicato all'analisi del contesto economico mondiale, la Bce rileva poi che sebbene «sia ancora caratterizzata da una profonda recessione, gli indicatori recenti segnalano che il ritmo di deterioramento dell'attività economica è diminuito». In particolare cita i dati di marzo dell'indice sui responsabili degli acquisti delle imprese dell'area euro (Pmi), che ha mostrato «un minore rallentamento nel settore manifatturiero e in quello dei servizi».

Meno incoraggianti le prospettive sul fronte del lavoro, su cui la Bce si attende un «ulteriore deterioramento nei prossimi mesi». Rassicurante è invece la dinamica dell'inflazione, che continua ad attenuarsi e in prospettive proseguirà su questo percorso, dando sostegno ai redditi delle famiglie. A riflesso dei cali dei prezzi delle materie prime dei mesi passati, e per la generale debolezza dell'economia, la Bce prevede che l'andamento dei prezzi al consumo segni «livelli temporaneamente negativi» durante l'estate per poi riprendere ad aumentare. Più in là «l'inflazione al consumo dovrebbe permanere su livelli positivi, inferiori al 2 per cento nel 2010».