19 aprile 2024
Aggiornato 01:00

ENI e il Ministero del Petrolio egiziano firmano accordo di cooperazione

Per nuove iniziative nello sviluppo degli idrocarburi

Sharm El Sheik – L'Amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, e il Ministro del Petrolio egiziano, Amin Sameh Samir Fahmy, hanno firmato oggi un accordo di cooperazione che sancisce l'apertura di nuovi ambiti di collaborazione tra le parti. L'accordo consentirà a Eni e al Ministero di ampliare e incrementare le collaborazioni finalizzate allo sviluppo degli idrocarburi nel Paese e di avviare iniziative congiunte nel campo della formazione.

Esplorazione e produzione petrolifera – L'accordo prevede l'estensione per 10 anni, fino alla fine del 2030, della concessione del giacimento giant di Belayim, nel Golfo di Suez, di cui Eni è operatore con la quota del 100%. L'estensione di Belayim, la prima scoperta petrolifera storicamente avvenuta in Egitto e che fu opera di Eni, consentirà alla compagnia di implementare l'ingente programma di investimenti previsto per l'area del Sinai in attività di esplorazione, sviluppo e produzione. Eni si impegna infatti a spendere 1,5 mld di $ in 5 anni in investimenti, costi operativi e interventi di ottimizzazione della produzione, con l'obiettivo di sostenere i volumi di produzione nella regione e incrementare il fattore di recupero finale degli idrocarburi. Le parti, inoltre, si riservano di valutare ulteriori iniziative di collaborazione nel campo delle tecnologie avanzate di produzione e di esplorazione.

Esplorazione e produzione di gas naturale – L'accordo sancisce l'impegno da parte di Eni e del Ministero del Petrolio egiziano a valutare congiuntamente diverse alternative per la definizione di un quadro commerciale adeguato a consentire lo sviluppo del gas naturale presente a grandi profondità (gas profondo). Lo sviluppo del gas profondo, soggetto a elevate pressioni e temperature, richiede tecniche avanzate e ingenti investimenti.
L'Egitto presenta significative opportunità di sviluppo di questa risorsa ed Eni intende coglierle con l'obiettivo di contribuire a soddisfare la domanda del mercato domestico egiziano e ottimizzare le possibilità di esportazione.
Formazione – Nell'ambito dell'accordo, Eni e il Ministero del Petrolio hanno riconosciuto l'importanza della formazione per accrescere il grado di indipendenza del settore petrolifero e del gas egiziani. Eni metterà quindi a disposizione del Ministero del Petrolio egiziano le proprie infrastrutture e la propria società di selezione, formazione e knowledge management, Eni Corporate University, per un programma congiunto di formazione finalizzato allo sviluppo di risorse selezionate di alto profilo.

Eni e il Ministero del Petrolio, inoltre, valuteranno congiuntamente iniziative di sviluppo di idrocarburi in Paesi terzi, sia nell'upstream che nel downstream.

Con l'accordo firmato oggi, Eni prosegue nell'implementazione del proprio modello di cooperazione nei Paesi in cui opera, modello volto a integrare il business tradizionale con attività finalizzate a soddisfare il fabbisogno energetico dei Paesi produttori e a supportarli nel raggiungimento di elevati standard di sviluppo socio-economico.

Eni è il principale operatore petrolifero straniero in Egitto. La produzione di petrolio e di gas naturale in quota Eni nel Paese ha raggiunto, nel 2008, circa 240 mila barili al giorno di olio equivalente. Eni opera nel Paese attraverso l'International Egyptian Oil Company (IEOC), che svolge direttamente le attività di esplorazione e partecipa a quelle di produzione mediante società miste italo-egiziane.