18 agosto 2025
Aggiornato 11:30
Ormai insostenibile la situazione del comparto latte

Prezzo del latte: le proposte di Confagricoltura Veneto

Con il continuo deprezzamento del nostro prodotto alla stalla ed il mercato invaso da produzione straniera di dubbia qualità

VENEZIA - Così non si può andare avanti. La Sezione lattiero-casearia di Confagricoltura Veneto, presieduta da Giancarlo Favaretto, è ferma nella convinzione che solo un’energica assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni, seguita dall’adozione di interventi concreti, può restituire un futuro alla zootecnia da latte italiana e regionale, soffocata da una congiuntura in cui la diminuzione del prezzo del latte alla stalla è diventata ormai una costante. A ciò si aggiunga che i costi di produzione incidono sui ricavi in misura doppia rispetto ai produttori dell’est, che possono così inondare il mercato italiano con un latte che non ha gli stessi requisiti qualitativi del nostro.

Che fare, arrivati a questo punto? Secondo Favaretto, è necessario avviare una strategia a doppio binario, nazionale e regionale. Gli obiettivi: concordare un prezzo minimo del latte alla stalla; sottoporre a severi controlli il latte importato al fine di verificarne la rispondenza alle normative; adottare azioni concrete per l’abbattimento dei costi di produzione, anche tenendo conto degli oneri sostenuti dagli allevatori per l’applicazione della Direttiva nitrati. Al Governo, in particolare, si chiede la dichiarazione dello stato di crisi del comparto, qualora la situazione non dovesse migliorare.

Il presidente di Confagricoltura Veneto, Guidalberto di Canossa, ha fatto proprie le istanze espresse dalla Sezione regionale di prodotto, impegnandosi a portarle all’attenzione del ministro delle politiche agricole Luca Zaia e del vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato.