18 agosto 2025
Aggiornato 07:00

Influenza suina: attenzione alle speculazioni, ma i consumi tengono

Subito l’etichetta d’origine per una maggiore garanzia

ROMA - Le notizie che si susseguono sull’influenza suina rischiano di provocare una psicosi collettiva che, oltre ad avere conseguenze sui consumi, può innescare pericolose speculazioni da parte di chi vuole sfruttare l’allarme, peraltro infondato, per compiere veri atti di sciacallaggio commerciale. A pagarne le conseguenze sarebbero soprattutto gli allevatori ai quali già sono stati richieste diminuzioni sui prezzi del maiale sulla base di un fantomatico calo delle vendite.

A sottolinearlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori per la quale è necessaria una chiara informazione per evitare paure tra i consumatori che, in passato (vedi le vicende della Bse e dell’aviaria), hanno causato danni ingenti su tutta la filiera agroalimentare.

Pericoli in Italia -ripete la Cia- non ci sono. I nostri allevamenti sono sicuri e poi, come hanno affermato autorevoli organizzazioni scientifiche mondiali, il virus responsabile dell’epidemia in Messico non si trasmette mangiando carne di maiale. Quindi, ogni paura è fuori luogo e gli allarmismi lanciati vengono da parte di chi vuole unicamente speculare su questa drammatica vicenda.

La Cia invita, dunque, i consumatori ad acquistare tranquillamente carne suina fresca e tutti i prodotti di salumeria che sono assolutamente garantiti sia sotto il profilo della sicurezza alimentare che della qualità. E la risposta da parte dei cittadini, almeno per il momento, è stata molto esplicita: le vendite non hanno registrato flessione e si sono mantenute regolari.

Per tranquillizzare maggiormente i consumatori, la Cia rinnova l’invito al governo di estendere in tempi brevissimi anche al settore suino l’etichetta d’origine. Un’operazione questa che si è rivelata un successo per la carne bovina e per quella avicola dopo le ben note vicende della Bse e dell’influenza aviaria. I consumatori hanno, infatti, il sacrosanto diritto di conoscere la provenienza del prodotto che acquistano. Bisogna dare una completa tracciabilità dell’intera filiera.