28 marzo 2024
Aggiornato 23:00
Riunione dei Ministri dell’Agricoltura del G8

G8 Agricolo, Marini (Coldiretti): buon lavoro a Ministri

«Avviare confronto proficuo nell’obiettivo di garantire cibo per tutti al giusto prezzo nel rispetto delle identità territoriali e culturali»

TREVISO - Come agricoltori italiani ci sentiamo orgogliosi che il primo Vertice dei Ministri dell’agricoltura appartenenti al G8 avvenga nel nostro Paese, potrà questo essere l’occasione per far conoscere, a chi governa l’agricoltura mondiale, le nostre campagne, i nostri cibi e le nostre realtà produttive. Con queste parole il presidente della Coldiretti Sergio Marini dà il benvenuto e augura buon lavoro al Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia e ai suoi colleghi Ministri degli altri Paesi.

Sono certo che questo importante Summit, in un momento particolare dell’economia mondiale, sarà - ha concluso Marini - una occasione straordinaria per riconfermare la centralità dell’agricoltura e per avviare un confronto proficuo nell’obiettivo di garantire cibo per tutti al giusto prezzo nel rispetto delle identità territoriali e culturali.

Gli ospiti avranno l’occasione di conoscere il modello di agricoltura dell’Italia che - sottolinea la Coldiretti - ha fatto con successo la scelta di una agricoltura libera da organismi geneticamente modificati (Ogm), conquistato la leadership europea nella produzione biologica, tipica, nel turismo enogastronomico e nei prodotti base della dieta mediterranea ai quali sono riconosciute unanimemente caratteristiche di salubrità. Ma ha anche - conclude la Coldiretti - il triste primato delle produzioni piu’ imitate nel mondo dove due prodotti alimentari su tre che si richiamano al Made in Italy non sono stati realizzati in Italia.

L’AGROALIMENTARE MADE IN ITALY IN CIFRE

L'agricoltura italiana che, ha fatto la scelta di una campagna libera da organismi geneticamente modificati OGM, ha conquistato:

• la leadership europea nel biologico. In Italia - riferisce la Coldiretti - si trovano un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell'Unione superando il milione di ettari ( 1.067.101,66 ettari ) con 49.859 imprese agricole.
• la leadership europea nei prodotti tipici. Sono 177 i prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall'Unione Europea;
• un ruolo di primissimo piano in campo enologico. Sono 477 - precisa la Coldiretti – i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (316 vini Doc, 41 Docg e 120 Igt pari ad oltre il 60% della produzione vinicola nazionale);
• il record del 99 per cento di campioni regolari di frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici al di sotto dei limiti di legge, riconosce il primato della sanità e sicurezza alimentare del Made in Italy alimentare;
• la leadership conquistata nelle produzione di frutta, verdura, pasta, vino e il posto d'onore nell' olio che sono alla base della dieta mediterranea che secondo recenti studi è in grado di ridurre del 9 per cento i casi di mortalità;
• una ricchezza unica nei prodotti agroalimentari tradizionali. Nell'ultimo elenco (ottava revisione) sono 4.396 le specialità tradizionali censite dalle Regioni in quanto ottenute secondo metodiche praticate sul territorio in modo omogeneo e regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni;
• un paesaggio che è metà di un crescente flusso turistico nei 772 parchi e aree protette presenti in Italia che coprono ben il 10 per cento del territorio nazionale. Una tendenza confermata - conclude la Coldiretti - dalla crescita dell'agriturismo che puo' contare in Italia su 18.000 aziende agricole.

Fonte: Elaborazioni Coldiretti