12 ottobre 2025
Aggiornato 08:00
Clima mesto per la Pasqua degli italiani

FIPE: la Pasqua triste degli italiani

Il clima di difficoltà economica aveva già condizionato le scelte dei consumatori ed è stato appesantito dalla tragedia del terremoto

ROMA - Clima mesto per la Pasqua degli italiani. La ricorrenza della Resurrezione così a ridosso del dramma in corso in Abruzzo ha attenuato notevolmente il clima di serenità e di gioia tipico di questa festa. Le ferite profonde inferte fisicamente e moralmente agli italiani si ripercuotono anche nel comportamento in occasione di questa festività.

Il clima di difficoltà economica aveva già condizionato le scelte dei consumatori ed è stato appesantito dalla tragedia del terremoto. Soprattutto quest’ultimo evento sembra aver influito sulle tradizioni. Gli italiani non sembrano avere molta voglia di acquistare abbacchi, capretti, colombe e uova di cioccolato e molti di loro vivrebbero il pranzo al ristorante in dissonanza con l’umore triste di questi giorni. Da un’analisi del centro studi Fipe, infatti, risulta che nonostante la quasi totalità dei ristoranti tradizionali (94,5% pari a 54mila unità) sarà aperto, saranno non più di 4,3 milioni gli italiani che sceglieranno di stare fuori casa, generando una spesa di circa 182 milioni di euro. Notevole è il numero dei ristoratori pessimisti (40,9%) pessimista a cui si aggiunge la percentuale (59,1%) di coloro che non prevedono grandi variazioni rispetto allo scorso anno. I prezzi contenuti per il pranzo tutto compreso (circa 42 euro) non riusciranno, secondo l’indagine, a distrarre la popolazione dal clima di difficoltà. Il calo nei ristoranti sarà soprattutto da parte dei residenti.

«È una situazione brutta e triste – ha commentato il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani – ed è comprensibile questa reazione. La misura del dolore è data proprio dalla rinuncia ai simboli della tradizione, come il consumo di abbacchio e altri piatti tradizionali».
Pasquetta, giornata in cui tradizionalmente si preferisce la scampagnata al ristorante, vedrà una percentuale di locali chiusi di poco superiore a quella del giorno prima, con risultati di fatturato per il 58% dei ristoratori in linea con l’anno precedente. Si prevedono, infatti, 2,6 milioni di clienti per un incasso stimato in poco più di 105 milioni di euro che farà salire a oltre 287 milioni e mezzo di euro la spesa complessiva delle due giornate. L’offerta di un menu «tutto compreso» sarà praticata da oltre il 77,8% dei ristoranti con un prezzo medio leggermente inferiore a quello dell’anno scorso (40,30 euro contro i 41 del 2008) pari cioè a una flessione del 1,7%. La clientela di Pasquetta sarà composta per il 33,2% da gruppi di amici e per il 24,2% da singole famiglie, prevalentemente turisti italiani (48,4%) di fascia di età giovane (64,5%).

PASQUA E PASQUETTA 2009 AL RISTORANTE

PASQUA
Il giorno di Pasqua saranno in attività 94,5% ristoranti pari a poco più di 54.000 unità.
Per il 59,1% dei 270 intervistati i risultati attesi sono sullo stello livello dell’anno precedente sia in termini di clientela che di fatturato, mentre circa quattro ristoratori su dieci sono pessimisti e si aspettano una Pasqua sottotono rispetto all’anno scorso. Dunque il saldo è negativo.
Sono attesi poco più di 4,3 milioni di clienti per una spesa pari a 182 milioni di euro.
Vengono date in flessione tutte le tipologie di clientela in particolare quella non turistica.
Al ristorante prevale l’offerta del menu «tutto compreso» ad un prezzo medio di 42,70 euro, pari all’ 1,8% in meno rispetto al 2008.
Menu tradizionale in sette ristoranti su dieci. L’agnello è il secondo piatto per eccellenza più o meno in ogni regione, mentre grande varietà nei primi piatti e nei dolci.

PASQUETTA
Poco più di 46mila ristoranti in attività il giorno di Pasquetta. Risultati attesi sugli stessi livelli dell’anno scorso per il 58% degli intervistati.
Sono previsti 2,6 milioni di clienti per un incasso stimato in poco più di 105 milioni di euro.
L’offerta di menu «tutto compreso» riguarda oltre il 77,8% dei ristoranti con un prezzo medio leggermente inferiore a quello dell’anno scorso (40,30 vs. 41,00 euro pari a -1,7%).
Prevalentemente a Pasquetta la clientela è composta per il 33,2% da gruppi di amici e per il 24,2% da singole famiglie, prevalentemente di turisti italiani (48,4%) di fascia di età giovane (64,5%).