Assemblee a Mirafiori sulla riforma del modello contrattuale
Le assemblee hanno visto una buona partecipazione ed un alto livello di attenzione e interesse da parte dei lavoratori
TORINO - La FIM di Torino ha indetto nei giorni scorsi, con il contributo della Cisl di Torino e Regionale, le assemblee di Organizzazione per informare i lavoratori della Fiat Mirafiori sull'esito conclusivo, comprensivo della bozza finale datata 16 marzo '09, della trattativa con la Confindustria sulla Riforma del Modello Contrattuale.
Le assemblee hanno visto una buona partecipazione ed un alto livello di attenzione e interesse da parte dei lavoratori, soprattutto per quanto riguarda la parte relativa alla detassazione dei Premi di Risultato, che porta alcune centinaia di euro, a seconda dell'entità del Premio, nelle tasche dei lavoratori.
Detassazione che comunque non fa più parte dell'accordo sul modello contrattuale ma vi è solo richiamata.
«Abbiamo indetto le assemblee alla fine della trattativa - dichiara Claudio Chiarle, segretario della FIM-CISL di Torino - per dare una visione e una informazione complessiva e non parziale dei risultati raggiunti.
Penso - prosegue Chiarle - che la FIM abbia dimostrato di essere, con questa tornata di assemblee informative, un Sindacato che ha un rapporto con i lavoratori non ideologico ma concreto, a cui spiega i contenuti di un accordo necessario e importante ma senza nascondere le criticità presenti, come il Valore Punto, la decorrenza degli aumenti, l'EGR posto a fine tornata contrattuale e alcuni passaggi sulla contrattazione di secondo livello che nel testo di gennaio '09 erano stati tolti. Ci attendiamo dalla Cisl una soluzione chiara e definitiva su questi temi prima della firma della bozza finale che a questo punto va modificata.«
- 01/12/2016 Firmato il nuovo contratto dei metalmeccanici. Come vince il modello Marchionne
- 13/09/2015 Squinzi ai sindacati: «Contratti innovativi per tornare a competere»
- 13/09/2015 Furlan: «Dobbiamo lavorare da subito a nuovo modello contrattuale»
- 13/09/2015 «Intanto rinnoviamo i contratti, poi discutiamo»