Cisl Basilicata: No alle long list, sì al stabilizzazione dei precari
Sono oltre duecento i lavoratori precari della Regione Basilicata impiegati in attività di assistenza tecnica sui fondi comunitari che rischiano il posto di lavoro
POTENZA - Sono oltre duecento i lavoratori precari della Regione Basilicata impiegati in attività di assistenza tecnica sui fondi comunitari che rischiano il posto di lavoro. A fine giugno per molti di loro scadrà il contratto di collaborazione coordinata e continuativa. E senza la possibilità di usufruire di una ulteriore proroga.
A lanciare l'allarme è Enrico Gambardella, segretario regionale della Cisl, che in una lettera inviata al presidente del consiglio regionale, Prospero De Franchi, invita la massima assemblea lucana ad approvare rapidamente il disegno di legge per la stabilizzazione dei collaboratori precari. Spiega Gambardella: «Il ddl in questione, approvato dalla giunta regionale lo scorso novembre, prevede un rigoroso percorso concorsuale per assumere con contratto a tempo determinato quelle professionalità impegnate nelle delicate e complesse attività di gestione e rendicontazione delle risorse comunitarie.
Professionalità che non possiamo permetterci di perdere per strada se è vero che siamo già in fortissimo ritardo per quanto riguarda l'avvio del ciclo di programmazione 2007-2013. Attualmente il personale in questione - continua ancora Gambardella - lavora in regime di proroga e il suo destino è strettamente legato al termine delle procedure della programmazione 2000-2006». Secondo il segretario della Cisl «il ddl sarebbe una garanzia di trasparenza e sottrarrebbe alla discrezionalità della politica la scelta di questo o quel candidato attraverso il meccanismo anacronistico e inaffidabile delle long list».
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