5 maggio 2024
Aggiornato 04:30
Confcommercio: a febbraio consumi ancora giù (-4%)

Consumi, Codacons: Confcommercio faccia abbassare i prezzi ai suoi iscritti

Il Codacons chiede la social card per 1.300.000 persone

ROMA - Finalmente anche la Confcommercio, dopo i pessimi risultati di Natale e del periodo dei saldi, e le polemiche con chi, come il Codacons, denunciava la crisi in atto, ha smesso di negare il calo dei consumi e ammette di registrare, per febbraio, una riduzione tendenziale del 4% in termini di quantità.

CONSUMI ALIMENTARI - Per il Codacons, però, il dato più preoccupante è il calo in quantità della voce alimentari con un -4,5%. Un dato che dimostra la recessione in atto. Resta da spiegare, comunque, come mai, nonostante il calo delle vendite del 4,5%, i prezzi degli alimentari, sempre per la Confcommercio, siano aumentati nello stesso periodo di riferimento del 3,7%.

RIDURRE I PREZZI - Il Codacons invita oggi Confcommercio ad inviare una lettera ai suoi iscritti per spiegare loro la legge della domanda e dell’offerta: quando la domanda cala i prezzi devono scendere e non salire. Per il Codacons i commercianti dovrebbero quindi abbassare immediatamente i prezzi di almeno il 10% solo per stare in linea con il calo delle vendite da loro stessi ammesso.

SOCIAL CARD - Al Governo, invece, l’associazione chiede almeno di rispettare quanto ha promesso, ossia social card per 1.300.000 destinatari. Visto che attualmente ne sono state erogate meno della metà, il Codacons chiede di ampliare i vincoli in modo da poter raggiungere la platea promessa e preventivata.