Basilicata, Fisascat Cisl: Contro la crisi, globalizzare i diritti
È il messaggio forte che Giuseppe Arcieri ha lanciato nel corso del settimo congresso regionale di categoria tenutosi a Potenza
POTENZA - «Dopo aver globalizzato l'economia è arrivato il tempo di globalizzare i diritti». È il messaggio forte che il riconfermato segretario generale della Fisascat Basilicata (la federazione della Cisl che associa i lavoratori dei comparti commercio, turismo e servizi.), Giuseppe Arcieri, ha lanciato nel corso del settimo congresso regionale di categoria tenutosi a Potenza nei giorni scorsi.
UN POPOLO SENZA DIRITTI - Un messaggio che il massimo dirigente della Fisascat manda idealmente al popolo dei precari, ai senza lavoro, ai giovani in cerca di una prima occupazione. Un popolo senza diritti che insegue «un miraggio, spesso un incarico a tempo determinato, un lavoro per restare in città, senza pensare alla fuga, senza rischiare di essere avvicinati dalla malavita che ha bisogno proprio di queste situazioni per avvicinare e convincere i giovani, attraverso il facile guadagno, quel guadagno che in maniera onesta non si riesce proprio a trovare».
Una situazione sociale che in Basilicata assume i contorni del dramma quotidiano per chi il lavoro lo perde e per chi il lavoro non riesce a trovarlo. «La stagione del miracolo in Basilicata, se mai ci sia stata, è finita. E questa non è una notizia falsa o tendenziosa, ma la cruda realtà». La crisi lucana è per Arcieri «una crisi di progetto, di governo e di coesione sociale». Ma il numero della Fisascat lucana lancia anche un messaggio di fiducia.
«La Basilicata può reagire, deve reagire, per i giovani lavoratori che non si arrendono, per i padri che tornano a casa con il terrore di perdere il lavoro, per i precari che hanno voglia di futuro. Reagire è possibile proprio grazie alle risorse endogene della nostra terra, risorse che devono servire a fare della nostra regione la Svizzera italiana».
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