20 aprile 2024
Aggiornato 13:30

Corsivo Errani su piano casa

BOLOGNA - «Un piano casa che tutela la qualità» è il titolo del corsivo che il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha pubblicato oggi sul proprio sito Internet ( www.presidenterrani.it ).

Di seguito il testo del corsivo:

«Giudico molto positivamente l’accordo raggiunto coi Comuni ed il Governo, che porterà al varo di un piano per la ripresa dell’edilizia vincolato alla tutela del territorio, al rispetto delle norme sulla sicurezza del lavoro ed alle garanzie per i lavoratori. L’impegnativa intesa da noi raggiunta non è stato dunque il frutto di un’astratta battaglia: si è invece trattato di far rientrare nelle regole e nei binari giusti la questione. E lo abbiamo fatto garantendo un equilibrio corretto delle competenze tra Regioni, Stato e Comuni. Le differenze tra l’iniziale proposta del Governo e l’accordo siglato oggi sono evidenti: non ci saranno deroghe alle legislazioni regionali e nazionali, nonché ai piani regolatori e di riqualificazione urbana. Cancellata la destinazione d’uso e la possibilità di commercializzare i premi di cubatura. Dunque non ci sarà alcuna deregolazione: tutti i lavori saranno compiuti dentro le norme e nel rispetto degli strumenti urbanistici.

La Regione Emilia-Romagna coglierà questo spunto, offerto dal piano nazionale per l’edilizia, per fare un’ulteriore operazione di qualificazione urbana e vivibilità delle nostre città e delle aree abitate, sempre con un’attenzione particolare alle zone di pregio e tutelate. Ci adopereremo per migliorare l’impianto legislativo della Regione, in asse col tema delle regole che abbiamo sempre applicato per migliorare la qualità urbana del territorio, abbinando lo sviluppo al rispetto per l’ambiente.

Ora si dovrà affrontare la vera emergenza del Paese: le famiglie e persone che non hanno un reddito sufficiente per pagare l’affitto ai prezzi imposti dal mercato. Questo è il vero piano casa, cui si comincerà subito a lavorare e per il quale chiediamo al Governo un impegno più forte, rispetto a quanto stanziato recentemente, per reperire ulteriori risorse».