27 agosto 2025
Aggiornato 21:30

CNA Vicenza: la circolare Inail va ritirata

Cna Nazionale chiede un incontro con l’Inail e il Ministero del Lavoro

CNA Vicenza, da sempre impegnata nella difesa degli interessi degli imprenditori vicentini, prende posizione contro la circolare Inail dello scorso 12 marzo, che ha predisposto la comunicazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza con scadenza 16 maggio 2009.

Ogni anno i datori di lavoro, pubblici e privati, hanno l’obbligo di comunicare all’Inail il nominativo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ma questa pratica era stata temporaneamente sospesa per avviare una procedura apposita. Con la circolare dei giorni scorsi, invece, è stato deciso che ogni singola azienda dovrà effettuare questa comunicazione via internet, attraverso il sito dell’Inail nell’area Servizi di Punto Cliente, entro il 16 maggio prossimo, pena la sanzione amministrativa di 500 euro. Dovranno essere comunicati: i dati identificativi della ditta, il codice cliente Inail, i dati dell’unità oggetto della comunicazione - PAT - e il nominativo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza compreso il codice fiscale e la data di inizio dell’incarico.

In Veneto le imprese artigiane, escluse quelle edilizie, possono scegliere il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale, attraverso il sistema del Comitato Bilaterale per la Sicurezza Cobis, ma la procedura attivata dall’Inail non prevede l’inserimento di dati relativi ad esso. Le aziende, quindi, si trovano di fronte ad una procedura non applicabile. Per questo CNA ha chiesto un incontro urgente a Inail e Ministero del Lavoro.

Le motivazioni per le quali CNA sostiene che la circolare dovrebbe essere ritirata sono di tre ordini: procedurale, burocratico ed economico. Innanzitutto l’Inail ha ignorato gli accordi raggiunti recentemente proprio con il Cobis per la diffusione della cultura della sicurezza e il sistema dei rappresentanti territoriali, che, secondo CNA, sono l’unico modo per garantire l’applicazione della legge nelle imprese artigiane strutturalmente inadeguate ad avere ognuna un proprio rappresentante aziendale. In secondo luogo, con questa procedura, si impone a più di trentamila imprese di comunicare, previa registrazione online, il nominativo del proprio responsabile di riferimento; nell’attuale congiuntura economica tale richiesta appare come una assurda imposizione burocratica dato che delegando il Cobis, che rappresenta tutte le aziende, questa operazione sarebbe molto più semplice. Infine, il mancato riconoscimento del Responsabile Territoriale dei Lavoratori per la Sicurezza renderebbe automaticamente inadempienti rispetto alla legge le imprese venete aderenti al Cobis; pertanto esse sarebbero obbligate a versare una somma pari a due ore lavorative annue per ogni lavoratore occupato presso l’nail a sostegno di rappresentanti territoriali non ancora individuati.

Per tutti questi motivi CNA difenderà gli interessi delle piccole e medie imprese nell’incontro con Inail e Ministero del Lavoro.