12 ottobre 2025
Aggiornato 09:30
Agenzia delle Entrate

Cresce la lotta contro l’evasione fiscale nel 2008

Incassati 6,9 miliardi di euro, 8% in più rispetto al 2007. Record di accertamenti: 645 mila (+29%)

ROMA - «I risultati nel settore dell’accertamento dimostrano non solo che nel 2008 non si è verificato alcun arresto della lotta all’evasione, ma l’azione di contrasto si è ulteriormente consolidata rispetto al passato sia per volumi sia per qualità. Un dato per tutti: la riscossione relativa alla complessiva attività di contrasto degli inadempimenti dei contribuenti è stata pari a 6,9 miliardi di euro, l’8 per cento in più rispetto al 2007: un record assoluto». È questo quanto dichiarato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, in occasione della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i dati del 2008 e le strategie di controllo e di accertamento per il 2009.

« Se il contrasto all’evasione – ha poi aggiunto Befera – è sicuramente importante nei momenti di crescita economica, diventa ancor più determinante nei momenti di crisi, come quello attuale, quando la concorrenza sleale rischia di essere un fattore che taglia fuori dal mercato le imprese sane».

L’attività di accertamento in senso stretto ha portato nelle casse dell’erario 3,7 miliardi di euro, il 28 per cento in più rispetto al 2007, ha poi illustrato il direttore vicario dell’Agenzia, Marco Di Capua, che ha commentato nello specifico i dati relativi ai controlli effettuati nel 2008. Sono stati circa 645mila gli accertamenti su imposte dirette, Iva e Irap, in crescita del 29 per cento rispetto al 2007, in cui erano poco meno di 500mila. Un dato ancora più positivo se si guarda alla maggiore imposta accertata che nel 2008 ha raggiunto quota 20,3 miliardi di euro, il 40 per cento in più sul 2007 (14,5 miliardi).

«Riscuotere 7,2 miliardi di euro è l’obiettivo minimo che ci siamo prefissi per il 2009» ha annunciato il direttore dell’Accertamento, Luigi Magistro. L’Agenzia impegnerà, infatti, nell’azione di contrasto all’evasione circa il 50 per cento delle proprie risorse che saranno dedicate, in particolare, al tutoraggio delle grandi imprese e al miglioramento, anche in termini qualitativi, di tutte le altre tipologie di accertamento. Inoltre, particolare attenzione sarà indirizzata all’utilizzo mirato delle indagini finanziarie, al potenziamento degli accertamenti sintetici e al forte contrasto delle compensazioni di crediti inesistenti.