Morti bianche, Inail: in nove mesi 2008 vittime in calo, -5,2%
Proiezioni su gennaio-settembre. In generale infortuni a -4,2%
ROMA - Le «morti bianche» sono diminuite del 5,2% nei primi nove mesi del 2008, mentre nel complesso gli infortuni sul lavoro sono calati del 4,2%. Sono queste le «proiezioni» dell'Inail per il periodo gennaio-settembre dell'anno scorso, contenute nella 'Relazione di accompagnamento' alla bozza del nuovo Testo unico in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro - definita dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi - di cui Apcom è in possesso.
Sebbene «si tratti di dati incoraggianti, per quanto provvisori - si legge nella Relazione - le statistiche evidenziano la persistente drammaticità del fenomeno infortunistico e impongono al nostro Paese di predisporre efficaci misure di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali al fine di ridurre le dimensioni del fenomeno infortunistico, in misura coerente con le indicazioni contenute nella strategia per la salute e sicurezza sul lavoro individuata dalla Commissione europea (riduzione del 25% del totale degli infortuni in Europa entro il 2012)».
Già nel 2007, spiega la Relazione, il bilancio infortunistico è stato «statisticamente più favorevole rispetto a quello dell'anno precedente, sia per l'andamento generale del fenomeno sia per quel che riguarda gli infortuni mortali». Nel 2007, infatti, l'Inail ha registrato 912.615 denunce di infortuni, «con una diminuzione pari a circa 15.500 casi rispetto all'anno precedente, pari a una flessione dell'1,7% (superiore, dunque, al -1,3% che si era registrato nel 2006)». In questo contesto, «particolarmente significativa è la riduzione dei casi mortali denunciati all'Inail, che nel 2007 sono stati valutati dapprima in misura pari a 1.170 (dato provvisorio) e infine in 1.210 (dato stabilizzato), ovvero ben 131 in meno rispetto ai 1.341 dell'anno precedente».
«Al riguardo - aggiunge il documento ministeriale - va considerato come dato di assoluta rilevanza che oltre il 50% dei decessi per infortuni sul lavoro sono stati causati dalla circolazione stradale, comprendendosi in tale percentuale l'ipotesi dell'incidente occorso nell'esercizio di un'attività lavorativa che quella dell'incidente 'in itinere' (da casa al lavoro e viceversa), 'ex se' in crescita del 2,2%».
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