20 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Mobilitazione agricoltori

Oltre 200 trattori in azione questa mattina in Romagna

Per il ripristino del Fondo di solidarietà nazionale necessario per le assicurazioni agevolate contro le calamità naturali

BOLOGNA - «Il mondo agricolo concorda sul fatto che il mancato rifinanziamento del fondo di solidarietà nazionale sulle assicurazioni agevolate per le calamità naturali e per le avversità atmosferiche rappresenti una grave minaccia per le produzioni ». Per questo motivo questa mattina le organizzazioni agricole regionali Cia, Confagricoltura e Copagri hanno portato in alcune città della Romagna oltre 200 trattori che hanno sfilato e organizzato un pacifico presidio per sollecitare il ripristino del Fondo di solidarietà nazionale.

A Forlì Cesena in mattinata c’è stato il raduno dei trattori presso la frazione Ronco, poi il corteo si è mosso alle 10,30 verso il centro, transitando il piazza Saffi di fronte al Municipio, raggiungendo poi la Prefettura dove il Prefetto, assieme a Presidente della Provincia e assessore all’Agricoltura, ha ricevuto una delegazione delle associazioni. Nel ravennate i trattori si sono dati appuntamento presso la sede di Faenza del Consorzio Agrario Provinciale e dalle ore 10 fino alle ore 13 hanno effettuato un presidio sulla Circonvallazione esterna Sud, il località Santa Lucia, in un frutteto fiorito proprio prospiciente alla via Emilia. «Proprio oggi dovrebbe esserci il parere della Commissione bilancio per valutare se ci sono le risorse per rifinanziare il Fondo di Solidarietà ha detto Nazario Battelli, presidente della Cia Emilia Romagna – e occorrono quelle risorse altrimenti le polizze assicurative costeranno 4 volte in più rispetto al 2008, impedendo di fatto l’accesso alle assicurazioni da parte degli agricoltori che subirebbero già una grandinata al momento della sottoscrizione della Polizza».

Il sistema realizzato con l’intervento del Fondo di solidarietà è uno dei più efficienti d’Europa, ricorda la Cia, e nella sola Emilia Romagna nel 2008 sono stati assicurati prodotti per 951 milioni di euro. «Per assicurare produzioni di pari valore – precisa ancora Battelli– senza il Fondo l’agricoltura della nostra regione dovrebbe pagare qualcosa come 70 milioni di euro contro i 23 dell’anno precedente, con il costo delle polizze che verrebbe triplicato».

«Gli agricoltori emiliano romagnoli pagano oltre un quarto dei premi assicurativi rispetto al dato nazionale – dice Battelli - contribuendo in maniera sostanziale ad uno strumento valido, moderno e che, oltretutto, garantisce allo Stato un notevole risparmio pari ad oltre 1,2 miliardi di euro».
Il Fondo di solidarietà nazionale – che non è uno intervento di assistenzialismo alle imprese - è uno strumento fondamentale che anche l’Unione europea considera idoneo per sostenere le imprese agricole che, a differenza di altre, oltre alle difficoltà del mercato, subiscono condizionamenti dovuti a calamità naturali e ad eventi imprevedibili. Nel frattempo Il Consorzio di difesa della provincia di Ravenna aprirà venerdì 20 marzo la campagna assicurativa, «purtroppo – conclude Battelli - ancora in assenza del contributo del Fondo, ma con condizioni definite e verificabili dai produttori e con l’adesione di tutte le compagne di assicurazione».