28 agosto 2025
Aggiornato 10:00

Franceschini: no a demagogia e discriminazioni piano casa

«Marcegaglia ok ma Governo su referendum brucia 460 mln soldi veri»

ROMA - Il segretario del Pd Dario Franceschini fa suo il monito della presidente della Confindustria sulla necessità di mettere in circolo «soldi veri» per aiutare le imprese ad affrontare la crisi, ma invita il Governo a mettere da parte «demagogia» e «discriminazioni» che a suo giudizio sono contenute nel piano casa che Berlusconi annuncia voler portare venerdì prossimo al varo del Cdm.

«Siamo disponibili a valutare il piano-casa presentato dal governo e su alcune cose - dice Franceschini parlando all'assemblea a Rho dei giovani del suo partito- siamo anche d'accordo, come per la semplificazione delle procedure per le licenze edilizie, oppure la possibilità di demolire e ricostruire edifici moderni. Ma non possiamo accettare quella norma demagogica che permette automaticamente a tutti gli edifici un ampliamento del 20%».

E' una norma che accentua la discriminazione e crea differenze fra chi magari vive in una grande villa, e può ampliare i locali in maniera notevole, e chi vive in un appartamento di pochi metri quadri in un condominio, che non si capisce dove possa costruire». Quanto ai 'soldi veri' richiesti dalla presidente della Confindustria, «le persone di buonsenso danno ragione alla Marcegaglia». Ma «per impedire che al referendum venga raggiunto il quorum per fallire il referendum - accusa il leader Pd- dicono no all'election-day che permetterebbe di risparmiare 460-500 milioni. Sono soldi che vengono buttati dalla finestra, buttati in faccia alle persone che non ce la fanno. mentre potrebbero essere utilizzati per potenziare con uomini e mezzi le forze dell'ordine».