Sciopero contro l’apertura delle procedure di mobilità per i 320 lavoratori della San Pellegrino
Il piano è stato comunicato nei giorni scorsi alle Organizzazioni sindacali ed ha il fine di ridurre la produzione e la presenza di S.Pellegrino sul territorio nazionale
L’azienda San Pellegrino, leader del settore delle acque e delle bevande di proprietà della multinazionale Nestlè, ha aperto le procedure di mobilità per i 320 lavoratori inclusi nel piano di riorganizzazione del gruppo.
Il piano è stato comunicato nei giorni scorsi alle Organizzazioni sindacali ed ha il fine di ridurre la produzione e la presenza di S.Pellegrino sul territorio nazionale come unica risposta alla contrazione delle vendite e alla più complessiva crisi economica globale.
A fronte di questo piano Fai-Flai-Uila confermano le 8 ore di sciopero dei lavoratori della S.Pellegrino in tutti e dieci i siti del gruppo previsto per il prossimo 25 marzo.
Sono da aspettarsi, inoltre, iniziative spontanee volte al blocco della produzione nei singoli siti ed è in via di definizione la data di una manifestazione nazionale dei lavoratori che si terrà a Milano in aprile.
«Respingiamo categoricamente la decisione della S.Pellegrino di aprire le procedure di mobilità» – ha dichiarato il Segretario nazionale della Flai-Cgil Antonio Mattioli – «e rimandiamo al mittente tutto il piano di riorganizzazione del gruppo perché crediamo che per fronteggiare la crisi non serva licenziare e ridurre la produzione ma serva piuttosto investire nel futuro e garantire l’occupazione».
«Questi licenziamenti sono inaccettabili» – ha continuato Mattioli – «così come è inaccettabile la ricetta anti-crisi che ha in mente la S.Pellegrino ed è per questo che la risposta dei lavoratori sarà energica e determinata».
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