Casa: Berlusconi chiede di fare presto, governo punta al decreto
La settimana prossima confronto «preventivo» con le Regioni
ROMA - Fare presto e non stravolgere l'impianto illustrato oggi al Consiglio dei ministri. Sono queste le due priorità che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha indicato nel corso della riunione di governo di oggi «per dare all'Italia un intervento economico dalla portata storica». Priorità che si traducono, al di là dei desiderata già espressi dal premier, in una formulazione per decreto del 'provvedimento quadro' per l'edilizia.
Puntando alle immediate ricadute economiche del piano-casa Berlusconi avrebbe sottolineato l'importanza di dare una boccata d'ossigeno ad un settore «da tanto, troppo tempo impantanato in pastoie burocratiche» con «non incredibili ricadute sull'indotto e sull'occupazione». Nessuna fuga in avanti, viene garantito da fonti di governo, rispetto alla disponibilità al confronto con le regioni così apprezzata nei giorni scorsi. E il decreto, se decreto sarà, «non intende togliere voce in capitolo a chi - come le Regioni - quel provvedimento dovranno adattare e applicare alle diverse realtà».
E lo stesso premier, ai ministri che hanno unanimemente concordato (dipanando anche i dubbi della Lega), avrebbe assicurato che il confronto preventivo non è messo in dubbio. «E per passare dalle parole ai fatti - viene sempre riferito da fonti di governo - Berlusconi ha già dato mandato a Raffaele Fitto di convocare per la settimana prossima la Conferenza Stato-Regioni» per discutere del piano. Un percorso che nel pomeriggio conferma lo stesso titolare degli Affari Regionali che, sottolineando come sia «necessario seguire un percorso condiviso con le Regioni» aggiunge che «c'è già la disponibilità di Berlusconi ad un incontro preventivo in tal senso».
Fitto spiega che «abbiamo scelto la metodologia del dialogo e dell'accordo interistituzionale anche con le associazioni di categoria e con il mondo dell'associazionismo» perchè «è un bene individuare un percorso condiviso con un'ampia partecipazione». Trovare il consenso oggi per evitare rallentamenti e obiezioni domani diventa poi ancora più necessario, secondo Fitto, se si pensa che l'intervento metterà in moto, secondo le stime di Ignazio La Russa, «miliardi e miliardi di euro nel settore dell'edilizia». Ma se nella maggioranza si cantano le lodi (anche per le sue garanzie ambientali) del provvedimento, dal Pd si alza un coro di critiche che vedono definire il piano casa come un 'piano-abusivismo' e 'piano-cementificazione'.