Inflazione: Federconsumatori: non si possono illudere le famiglie parlando di risparmi
Nonostante il tasso rimanga contenuto, il potere di acquisto continua a diminuire
È di oggi la conferma, da parte dell’Istat, del tasso di inflazione relativo a febbraio che si è attestato all’1,6%.
Il tasso, pertanto, continua a mantenersi basso, per effetto della contrazione dei consumi.
«E’ ora di finirla, non ci si può più permettere di illudere le famiglie parlando di risparmi!» – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Prezzi continuano ad aumentare - Se l’inflazione registra valori positivi, vuol dire che i prezzi continuano ad aumentare ed il potere di acquisto delle famiglie continua a diminuire!
Chi parla di risparmi, quindi, ha fatto male i suoi conti. È vero, infatti, che anche l’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori conferma alcune riduzioni di prezzi e tariffe, soprattutto per quanto riguarda carburanti, energia e prodotti tecnologici, ma tutt’altro andamento interessa i beni nel loro complesso, in special modo i generi alimentari, che gravano soprattutto sulle famiglie meno abbienti.
Se l’inflazione per il 2009 si attesterà all’1,6%, il potere di acquisto delle famiglie, dopo la stangata del 2008, subirà un’ulteriore diminuzione di 480 Euro a famiglia (importo che, guardacaso, annullerebbe totalmente i benefici della famosa Social Card!).
Per risollevare realmente la capacità di acquisto delle famiglie, invece di varare manovre caritatevoli ed inadeguate ad affrontare la grave crisi economica, è necessario agire subito, operando una diminuzione dei prezzi di almeno il 20%, come più volte abbiamo richiesto.
Questo sì che consentirebbe, non solo un reale risparmio per le famiglie, ma anche, di rimettere in circolo le risorse finanziarie necessarie ad una ripresa del mercato.