Crisi, Franceschini: lotta a evasione per assegni ai disoccupati
Lo ha detto Franceschini intervistato da Fabio Fazio a «Che tempo che fa»
MILANO - Recuperare l'evasione fiscale per finanziare gli assegni per i disoccupati. E' questa la soluzione che il segretario del Partito democratico, Dario Franceschini, propone per sostenere chi con la crisi perde il proprio posto di lavoro. Le risorse per l'assegno possono derivare «dal taglio della spesa pubblica nello spreco ma soprattutto dall'evasione fiscale», ha detto Franceschini intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che fa.
Evasione pari a 110 miliardi - «Secondi alcuni studi - ha spiegato Franceschini - si stima che l'evasione fiscale sia pari a 110 miliardi. Da quando ci sono loro le stime dicono che l'evasione è aumentata di 7-8 miliardi. Basterebbe il 10 per cento dell'evasione fiscale per coprire l'assegno. L'evasione fiscale è sempre contro la legge, a maggior ragione è un delitto quando scatta contro una comunità che si trova in una situazione come quella attuale».
«Perdiamo il voto di qualche evasore? - ha aggiunto - non ci interessa il loro voto«. Il neo segretario del Partito democratico ha criticato un sistema sperequato di ammortizzatori sociali a danno di chi «vive già una situazione di precarietà e poi perde il lavoro e si ritrova a zero lire. L'assegno di disoccupazione mensile serve ad accompagnare i lavoratori all'uscita». E commentando le critiche giunte dall'attuale maggioranza di governo alla sua proposta, Franceschini ha aggiunto: «In mano ai nostri avversari sembra che diamo i soldi a tutti, tipo Antonio La Trippa, ma non è giusto che in una società non ci siano ammortizzatori sociali per tutti».
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