19 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Dichiarazione di Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL

Determinante e fondamentale il ruolo delle autonomie locali

Altri 4,4 miliardi di euro da regione ed enti locali per rispondere alla crisi

E’ determinante e fondamentale il ruolo di tutte le Autonomie Locali per affrontare la crisi, i cui effetti sono imprevedibili, per dare prime ed indispensabili risposte al mondo del lavoro e delle imprese.
In questa ottica c’è bisogno di una serie di interventi mirati e coordinati di tutti i livelli Istituzionali: dallo Stato centrale, passando per le Regioni, Province e Comuni.

La UIL sta conducendo un monitoraggio, attraverso la «Finestra sulla Crisi», sui Protocolli di Intesa siglati in molti territori, tra Regioni, Province, Comuni ed Organizzazioni Sindacali. Le misure previste da tali accordi, non sono certo la «panacea» di tutti i mali, ma rappresentano un segnale importante per garantire il sostegno al reddito dei lavoratori e pensionati facendo sistema.

In particolare, i protocolli siglati in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Toscana, Umbria, Val d’Aosta e Veneto, prevedono di destinare, da una parte, risorse per gli ammortizzatori sociali e per il sostegno e la tutela del potere di acquisto di salari e pensioni, dall’altra, risorse per far ripartire gli investimenti nelle opere pubbliche.

Si tratta di accordi che mobilitano oltre 4,4 miliardi di euro, tra riprogrammazione dei Fondi Strutturali Europei, risorse del FAS e risorse ordinarie dei propri Bilanci.
Con i protocolli siglati in Comuni medio grandi e piccoli, quali ad esempio Bologna, Rimini, Ferrara, Pontedera (PI), si mira a congelare le tariffe comunali ed a rimodulare le stesse riducendo in percentuale le rette, in caso di sospensione dal lavoro (cassa integrazione, mobilità, disoccupazione).
Al fianco di questi accordi con le Istituzioni, si aggiungono quelli, non meno importanti, firmati con il mondo bancario, riguardanti la possibilità da parte delle Banche di anticipare ai lavoratori, «a costo zero», l’assegno della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria.

Sono queste, tutte iniziative che vanno nella direzione di quanto sostenuto e sollecitato, nei mesi scorsi, dalla UIL.
Per questo abbiamo condiviso sia l’Accordo tra Governo e Regioni per l’estensione degli ammortizzatori sociali, che l’appello dell’ANCI alle Istituzioni, alle forze Sociali ed Economiche di rivedere i parametri del Patto di Stabilità Interno per i Comuni, consentendo a questi ultimi di mettere in campo azioni concrete in chiave anticrisi.
Ma, nel contempo, si è chiesto a tutte le Regioni, Province e Comuni di mettere in campo azioni concrete per la salvaguardia del potere di acquisto dei salari e delle pensioni e di chi perde il posto lavoro.
Perché, in presenza di scarse risorse pubbliche, dovute anche al grande deficit pubblico del Paese, anche gradualmente, si possono dare risposte ai bisogni dei lavoratori e dei pensionati.