1 maggio 2024
Aggiornato 07:00
Farmaci e liberalizzazioni

No alla cancellazione della libera scelta sull’acquisto dei farmaci

E' intenzione del Governo ridurre il numero dei farmaci vendibili delle parafarmacie ed eliminare l’obbligo di presenza di un farmacista nei punti vendita della GDO

Appena si viene a sapere che i cittadini possono risparmiare qualche cosa e, nel caso della vendita dei farmaci da banco, il risparmio che si è ottenuto è superiore al 20%, ecco che qualcuno ha la geniale idea di abolire questi vantaggi! Infatti, è intenzione del Governo, con il Disegno di legge (n.863/2008), da un lato di ridurre il numero dei farmaci vendibili delle parafarmacie e dall’altro si ipotizza l’eliminazione dell’obbligo di presenza di un farmacista nei punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata.

Così facendo si va contro gli interessi dei cittadini, sia in termini economici, visto che il giro di affari dei farmaci da banco è stato di 1.795.296 Euro (da gennaio ad ottobre 2008) e, sia sul versante della qualità e sicurezza del servizio, nell’abolizione della figura del farmacista.

Avremmo preferito che proposte di modifica andassero in direzione opposta, e cioè di ampliare la possibilità di vendita nei luoghi alternativi alle farmacie, non solo dei farmaci da banco, ma bensì di tutti quelli di fascia C. Ciò al fine di ottenere un servizio meno caro e di maggiore qualità. Anche perché, alle farmacie tradizionali e storiche dovrebbe essere sempre di più affidato un ruolo di vero e proprio presidio sanitario sul territorio, attraverso l’erogazione di servizi medico-sanitari, eliminando totalmente la vergognosa vendita di scarpe, giocattoli, cosmetici, ecc.

Con tale operazione il risparmio sarebbe di oltre 40 Euro annui a famiglia
Invece di discutere di misure peggiorative, chiediamo che si affrontino in maniera seria e determinata le questioni relative all’incentivazione dell’utilizzo dei farmaci equivalenti e, come richiediamo ormai da anni, della produzione dei farmaci monodose. Da importanti ricerche risulta infatti che, nonostante ci sia un aumento delle ricette (+ 4,2% rispetto al 2007) la spesa farmaceutica in Italia è diminuita dell’1,3%. Ciò è dovuto principalmente alla maggiore prescrizione e diffusione dei farmaci generici, che hanno costi più bassi. Nella tabella è illustrato nel dettaglio quale risparmio si potrebbe ottenere grazie a queste operazioni.

Previsioni risparmi (Ufficio Studi Federconsumatori)
Per farmaci equivalenti da 400 a 600 Milioni di Euro all’anno

Per effetto della Legge Bersani n. 248/2006 315 Milioni
(media tra farmacie, parafarmacie e corner della GDO) di Euro l’anno

Per utilizzo di confezioni conformi 600 – 700 Milioni di Euro all’anno

TOTALE RISPARMI da1.315 a 1.615 Milioni di Euro l’anno