L’aula ha approvato il DDL Brunetta su «Riforma del lavoro pubblico»
Prosegue l’iter parlamentare che porterà, a seguito dell’approvazione definitiva al Senato, all’entrata in vigore di una riforma di grande rilievo istituzionale
Oggi, in Aula, la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge in materia di produttività del lavoro pubblico con 270 voti favorevoli e 178 contrari.
Prosegue, dunque, secondo i tempi previsti, l’iter parlamentare che porterà, a seguito dell’approvazione definitiva al Senato, all’entrata in vigore di una riforma di grande rilievo istituzionale.
Le novità più rilevanti relative all’organizzazione delle pubbliche amministrazioni, introdotte dalla Camera dei deputati, sono le seguenti:
* viene precisato meglio l’ambito di intervento rispettivamente della legge e del contratto collettivo, al quale è comunque riservata la determinazione dei diritti e delle obbligazioni relative al rapporto di lavoro;
* i vincitori delle procedure di progressione verticale dovranno permanere per almeno un quinquennio nella sede della prima destinazione e sarà considerato titolo preferenziale la permanenza nelle sedi carenti di organico;
* il dipendente pubblico, ad eccezione di determinate categorie, in relazione alla specificità di compiti ad essi attribuiti, sarà identificabile tramite un cartellino di riconoscimento; ciò garantirà maggiore trasparenza nei rapporti fra amministrazione e cittadino-utente;
* si destinano 4 milioni di euro alla realizzazione di progetti sperimentali ed innovativi volti a diffondere e raccordare le metodologie della valutazione tra le amministrazioni centrali e gli enti territoriali (anche tramite la fissazione di standard da pubblicare on-line). Inoltre verranno sviluppati i processi di formazione del personale preposto alle funzioni di controllo e valutazione e sarà migliorata la trasparenza delle procedure di valutazione mediante lo sviluppo di un apposito sito web.
Il provvedimento accentua, inoltre, il ruolo dei clienti dei servizi pubblici che vedono finalmente diventare legge la tanto attesa azione collettiva nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Si tratta di uno strumento volto a ripristinare, nei confronti degli utenti, il servizio ed i relativi standard e non a garantire il risarcimento del danno, per il quale continua ad applicarsi la disciplina vigente.
Ma il coinvolgimento degli utenti non si ferma qui: consumatori e utenti, organizzazioni sindacali, studiosi e organi di informazione, saranno infatti coinvolti in confronti pubblici annuali sul funzionamento e sugli obiettivi di miglioramento di ciascuna amministrazione i cui contenuti saranno inoltre diffusi anche sulla rete internet.
Viene sostanzialmente confermata, infine, la riforma introdotta dall’articolo 9 volta a rendere più efficace il sistema dei controlli effettuati dalla Corte dei Conti.
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