3 ottobre 2025
Aggiornato 02:00
Federconsumatori chiede di non alimentare false speranze e di varare manovre incisive

Petrolio: ma quali risparmi

Le famiglie italiane torneranno semplicemente a pagare a prezzi “normali” dopo l’impennata del costo delle materie prime

L’Amministratore Delegato dell’Eni parla oggi di un risparmio per le famiglie di 1500 Euro, dovuto alla caduta del prezzo del petrolio.
Il petrolio è in discesa, siamo d’accordo. Anche i prezzi dei carburanti si stanno lentissimamente adeguando, anche se rimangono le solite ed inaccettabili speculazioni, dal momento che il prezzo dei carburanti dovrebbe scendere sotto 1 Euro al litro. Ma, i soldi che secondo l’Amministratore Delegato di Eni rientreranno nelle tasche degli italiani, non sono affatto dei risparmi o, come li definisce, dei «bonus»: le famiglie torneranno semplicemente a pagare i prodotti del settore energetico a prezzi «normali», più bassi, cioè, di quelli che si erano determinati a causa dell’impennata del prezzo delle materie prime.

Non si restituirà nulla agli italiani, né questi risparmieranno nulla. Solamente non saranno più soggetti agli incredibili aumenti dei mesi scorsi.
Anche per quanto riguarda la cifra di 1.500 Euro, poi, pensiamo che sia a dir poco ottimista.
Prendiamo il caso dei carburanti e facciamo l’esempio della benzina. Il costo medio al litro della benzina nel 2008 si è attestato a 1,33 Euro al litro. Nel 2009, nell’ipotesi più ottimistica che il costo del petrolio si attesti a 50 Dollari al barile ed al costo della benzina a 1,16 Euro al litro, per un automobilista che consumasse 100 litri al mese (pari a 2 pieni) il risparmio sarebbe di 204 Euro l’anno.

Per quanto riguarda gas e luce, anche qui, bisogna partire dalla considerazione che gli aumenti determinati nel 2008, che sono stati tra i più elevati nella storia, avranno delle ripercussioni negative sulle bollette del 2009, soprattutto per il gas metano che, sia per il sistema di calcolo e sia perché il consumo nei primi mesi del 2009 è pari al 53% del consumo annuale, comporterà un risparmio decisamente inferiore rispetto a quanto viene «sbandierato». Anche ipotizzando una caduta delle tariffe del 20%, e noi ci auguriamo vivamente che ciò avvenga, i risparmi per le famiglie sarebbero di 90 Euro in base annua per la luce e 110/120 Euro per quanto riguarda il gas, dato che, per quanto riguarda quest’ultimo, gli effetti si vedranno essenzialmente a partire da ottobre 2009.
Per essere rigorosi, aggiungiamo noi ciò che non è stato detto, e cioè che l’abbattimento dei costi del petrolio comporterà anche un minor esborso per il riscaldamento di inizio inverno 2009, con un risparmio di 40 Euro su base annua.
Per un totale di circa 440 Euro, di certo inferiore ai 1.500 Euro prospettati.

Chiediamo quindi, ai rappresentanti di importanti organismi ed ai rappresentanti delle istituzioni di non alimentare «false speranze» nei cittadini e, soprattutto, chiediamo che vengano presi degli urgenti provvedimenti in campo energetico:
1. i dividendi delle grandi compagnie siano destinati alla riduzione delle tariffe;
2. si anticipi la riduzione del prezzo del gas;
3. si operi l’equiparazione dell’iva sul gas al 10%;
4. come già detto, il prezzo dei carburanti scenda sotto 1 Euro al litro.

Queste operazioni, sì, che potrebbero portare un risparmio per le famiglie, pari a circa ulteriori 320 Euro.