Aziende Vallesina, Badiali replica a Cesaroni
“Stessa attenzione per tutte le Marche”
ANCONA - «Sono interventi forti, decisi, celeri e condivisi, quelli che la Regione Marche ha messo in campo per sostenere le imprese, i lavoratori e le famiglie. Le risorse sono già state individuate con il Bilancio 2009, predisposto all’insegna dell’equità, solidarietà e di contrasto alla crisi annunciata». Lo assicura l’assessore regionale al Lavoro, Fabio Badiali, che replica alle sollecitazioni del consigliere regionale Enrico Cesaroni.
«Il Governo regionale, come ha sempre sostenuto, affronta le situazioni di crisi, con lo stesso impegno, in tutte le realtà territoriali interessate. La Vallesina ha la medesima attenzione che viene riservata alle altre zone in difficoltà, perché la Regione ha posto il lavoro e le piccole e medie imprese al centro della propria azione amministrativa. Tra i provvedimenti che l’esecutivo sta varando, figurano quelli per sostenere il credito delle imprese - dal breve al medio termine - l’innovazione e riconversione (pari a 10 milioni di euro complessivi: 5 della Regione, 5 delle Camere di commercio e Province); quelli dei contratti di solidarietà per i lavoratori e di sostegno alle famiglie (altri 10 milioni).
La Regione Marche, dunque, si è mossa tempestivamente per affrontare la crisi e ha individuato gli strumenti economici e finanziari che potranno aiutare a superarla. Stiamo invece aspettando ancora la convocazione del Governo centrale per conoscere le modalità d’intervento dello Stato a sostegno delle iniziative intraprese dalle Regioni. Una crisi, come l’attuale, infatti, troverà soluzione solo se c’è una condivisa volontà politica di tutte le Istituzioni e la collaborazione fattiva del sistema produttivo marchigiano».
- 01/12/2016 Firmato il nuovo contratto dei metalmeccanici. Come vince il modello Marchionne
- 13/09/2015 Squinzi ai sindacati: «Contratti innovativi per tornare a competere»
- 13/09/2015 Furlan: «Dobbiamo lavorare da subito a nuovo modello contrattuale»
- 13/09/2015 «Intanto rinnoviamo i contratti, poi discutiamo»