Non possiamo più tollerare casi di frode alimentare
Si prosegua sulla strada dell’indicazione dell’origine nell’etichetta dei prodotti alimentari e si stabiliscano pene più severe per chi mette a repentaglio la salute dei consumatori
Siamo indignati di fronte all’ennesimo caso di frode alimentare.
Questa volta i Nas hanno sequestrato 1000 tonnellate di cibi avariati o mal conservati in tutta Italia.
«Non è più tollerabile che avvengano fatti di questo genere» – dichiara Rita Battaglia, Vice Presidente Federconsumatori.
Se, da un lato, ci si muove positivamente in direzione di una norma che stabilisca l’obbligatorietà dell’indicazione del luogo di origine e provenienza della materia prima agricola su tutte le etichette dei prodotti alimentari, su un altro fronte bisogna procedere intensificando i controlli e soprattutto, come Federconsumatori richiede da tempo, prendendo dei seri provvedimenti, non solo con multe di carattere amministrativo, ma con sanzioni penali nei confronti di chi mette a repentaglio la salute di migliaia di consumatori.
Vorremmo inoltre sapere, nell’ambito della «tolleranza zero» dichiarata dal Sottosegretario alla salute, cosa si aspetti ad avviare in maniera effettiva e concreta l’Agenzia per la sicurezza alimentare italiana, il cui ruolo e le cui funzioni, ad oggi, non ci sono ancora ben chiari.
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