24 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Ristorazione

Lucca blocca i ristoranti etnici

Per Adoc i piccoli esercizi vanno tutelati senza violare le regole del libero mercato

Il Comune di Lucca ha approvato un regolamento per cui non è ammessa, all'interno del centro storico, l'apertura di ristoranti etnici. Contraria l'Adoc, secondo cui con il regolamento adottato si attua una violazione della concorrenza.

«Non condividiamo la scelta del comune di Lucca di discriminare i ristoranti etnici - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - in quanto si realizza una violazione del libero mercato e della concorrenza. Capiamo lo sforzo di tutelare le tradizioni locali e i piccoli esercizi, ma crediamo che sia più opportuno prevedere interventi fiscali di sostegno e bloccare il costo degli affitti dei locali, dai ristoranti tipici alle botteghe artigianali ai mercati rionali, che mantengono viva la memoria storica delle città. E' necessario salvaguardare questo settore del commercio, sempre più in crisi, anche per prevenire un impoverimento economico e culturale dei comuni stessi, ma operando sempre nel rispetto della concorrenza e delle regole di mercato.»

Per Adoc continua ad essere grave la crisi dei piccoli esercizi, compressi dalla grande distribuzione.

«Da anni stiamo lanciando l'allarme dei piccoli esercizi in grave crisi - continua Pileri - nonostante siano stati in parte responsabili della situazione odierna, quando fu introdotto l'euro. Ma ora sono vittime di un sistema che li sta comprimendo ed escludendo, grazie al boom di hard discount, grandi magazzini, outlet e centri commerciali. Sia per i prodotti alimentari che per i secondari. E' in atto una desertificazione delle aree commerciali dei centri storici, dove negli ultimi tempi si sono ridotti di oltre 20% i piccoli negozi, i banchi e gli ambulanti. Occorre trovare delle soluzioni in modo da garantire la loro sopravvivenza.«