28 agosto 2025
Aggiornato 14:30
Riforma contrattuale

Farina (Fim Cisl): «Un'intesa coerente con la piattaforma unitaria»

«L'accordo del '93 ha dimostrato largamente di non essere più in grado di tutelare il salario dei lavoratori»

«Quella sul modello contrattuale è una riforma che chiedevamo da anni, visto che l'accordo del '93 ha dimostrato largamente di non essere più in grado di tutelare il salario dei lavoratori». Così Giuseppe Farina, segretario generale della Fim Cisl, commenta l'intesa raggiunta col Governo nei giorni scorsi.

«L'inflazione programmata prevista dall'accordo del 23 luglio, - prosegue il segretario dei metalmeccanici della Cisl - è sempre stata troppo bassa rispetto a quella reale, la contrattazione aziendale ha tutelato solo una parte dei lavoratori e la produttività realizzata dalle aziende è andata più a dividendi e profitti, piuttosto che nelle buste paga. Quindi, spiega, «non c'era più nulla da difendere. L'accordo firmato con le controparti imprenditoriali nei mesi scorsi e ora anche con il Governo è coerente con la piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil e presentata nelle assemblee nella primavera scorsa».

«La democrazia - conclude Farina - presuppone che, quando le intese sono coerenti con la piattaforma presentata unitariamente, si firmano gli accordi, solo dopo è legittimo consultare unitariamente i lavoratori. L'unità sindacale è importante quando serve per migliorare le condizioni di chi lavora, se genera una condizione di immobilismo, non serve a nessuno e per primo ai lavoratori».