28 agosto 2025
Aggiornato 14:30
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Lsu: per i sindacati poche risorse per la stabilizzazione

Lo sostengono le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil che chiedono la convocazione di un incontro con la giunta regionale insieme alle rappresentanze degli enti locali

«Le risorse stanziate per la stabilizzazione degli Lsu a carico del fondo nazionale sono insufficienti». Lo sostengono le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil che chiedono la convocazione di un incontro con la giunta regionale insieme alle rappresentanze degli enti locali.

«L'accordo sottoscritto al ministero del Lavoro - sostengono Cgil, Cisl e Uil - interviene in ritardo considerando che queste risorse sono state stanziate con la finanziaria dello Stato del 2007 e si sarebbe dovute utilizzare nell'arco del 2008. Tant'è che Calabria e Campania già dalla scorsa primavera avevano ottenuto rispettivamente il contributo di 60 e di 10 milioni di euro. Tuttavia prendiamo atto della possibilità di utilizzare queste ulteriori risorse, pur esprimendo cautela in quanto le modalità non sono state ancora definite, visto che lo stesso protocollo d'intesa precisa che «la Regione Basilicata dovrà concordare con il dipartimento della funzione pubblica le eventuali azioni finalizzate alla stabilizzazione degli Lsu».

C'è disaccordo anche sul numero di Lsu da stabilizzare. Secondo le tre confederazioni sindacali infatti «la stessa Regione Basilicata già nello scorso autunno ha dichiarato al ministero del Lavoro di prevedere la stabilizzazione di circa 60 Lsu e non 237 come fatto intendere con improvvide dichiarazioni di stampa. Questa premessa ci porta a sottolineare l'insufficienza delle risorse messe a disposizione, risorse che, se divise per i 237 Lsu potenzialmente interessati, porterebbero ad un incentivo pari a soli 5 mila euro, cifra che appare insufficiente agli occhi del sindacato e certamente anche degli amministratori degli enti utilizzatori, in considerazione della tiepida risposta di questi ultimi ad un analogo incentivo, promosso dallo stesso ministero del lavoro lo scorso anno, che ammontava a ben 9 mila euro annui».

Pertanto è opinione di Cgil, Cisl e Uil che «questa misura dovrà essere accompagnata da un significativo intervento regionale a supporto, trovando inoltre il modo di assicurare questo stesso diritto anche a quegli altri Lsu, meno fortunati perché 'autofinanziati', per i quali l'incentivo è al momento garantito solo per l'anno in corso. Si tratta comunque di interventi che devono essere definiti prima di tutto in sede di concertazione con le organizzazioni sindacali e con le rappresentanze degli enti utilizzatori. Senza questo fondamentale passaggio - concludono Cgil, Cisl e Uil - difficilmente potrà vedere la luce una misura che possa utilizzare a pieno tutte le risorse messe a disposizione e trovare la condivisione di tutti».