23 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Riforma contrattazione

Medde: «Un'opportunità anche per la regione Sardegna»

Il sostegno al decentramento con la diffusione del secondo livello contrattuale è un ulteriore strumento per favorire lo sviluppo economico e occupazionale

«La riforma dei contratti sottoscritta da Governo e parti sociali è un accordo che segna una tappa storica nelle relazioni sindacali e industriali del Paese. La CISL sarda - afferma in una nota il segretario generale, Mario Medde - ritiene che l'Accordo Quadro di riforma degli assetti contrattuali, oltre a ridisegnare le relazioni contrattuali a livello nazionale, rappresenti an-che un'importante opportunità per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna.

Infatti, - spiega Medde - il sostegno al decentramento con la diffusione del secondo livello contrattuale è un ulteriore strumento per favorire lo sviluppo economico e occupazionale, insieme agli incentivi alla produttività e alle misure volte a sostenere in termini di riduzione di tasse e contributi la contrattazione di secondo livello. Inoltre, - spiega il segretario regionale - all'adeguamento dei salari attraverso un indice europeo depurato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici importati, potrà corrispondere, grazie ai diversi punti presenti nella riforma, la modernizzazione, con una maggiore efficienza ed efficacia, delle relazioni sindacali e industriali.

Altra importante specificità dell'Accordo - aggiunge Medde - riguarda la possibilità di concordare deroghe su specifici istituti nel caso di crisi. Dunque, il secondo livello contrattuale, proprio in questa fase di riforma federalista dello Stato può rappresentare un'opportunità rilevante anche per garantire la specificità economica e sociale dell'Isola salvaguardando comunque i diritti acquisiti e gli aspetti normativi e salariali di valenza nazionale. La CISL sarda - conclude la nota - è impegnata da subito a dare massimo risalto ai contenuti dell'Accordo e a sviluppare la contrattazione decentrata in tutte le sedi possibili».