28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Immigrati - Ricerca ABI-Cespi

ABI, immigrati: 6 su 10 scelgono la banca col passaparola

Vicinanza, accoglienza, condizioni economiche e flessibilità i fattori determinati nel rapporto con la banca. Servizi di pagamento i più utilizzati (47%), seguono gestione della liquidità (36%) finanziamento (14%) e investimento (1%)

Scelgono la banca con il passaparola sulla convenienza delle condizioni e sulla qualità del servizio 6 immigrati su 10. È proprio il passaparola il canale principale di accesso ai servizi bancari (58%), un suo peso ha anche il ruolo delle associazioni di connazionali (13%), mentre solo per alcuni (5%) la banca era già conosciuta nel Paese d’origine. I dati confermano il ruolo e l’importanza delle reti informali nel passaggio di informazioni per gli immigrati. E’ una delle anticipazioni della ricerca ABI-CeSPI «Banche e nuovi italiani: i comportamenti finanziari degli immigrati» di cui si parlerà al quarto Forum sulla responsabilità sociale il 27 e 28 gennaio a Roma.

La banca è vista soprattutto come il luogo dove depositare i propri risparmi per il senso di sicurezza che infonde. Per l’84% degli immigrati questa funzione di deposito è preminente, mentre per il 60% è significativa anche quella di accesso al credito. Tra i fattori determinanti nel rapporto con le banche, emergono innanzitutto vicinanza a casa e accoglienza, seguono condizioni economiche, vicinanza al lavoro, flessibilità degli orari e delle condizioni, consulenza. Importanti dunque elementi di prossimità e di stabilità, ma l’obiettivo è anche costruire una relazione forte basata su elementi razionali e con un’ottica di medio-lungo periodo.

I servizi di pagamento – assegni, carte di debito, addebito delle bollette e accredito dello stipendio - sono i più utilizzati (47%); seguono quelli per la gestione della liquidità, che comprendono il conto corrente e i depositi a risparmio (36%). I finanziamenti (14%) e gli investimenti (1%) hanno un peso minore. Quasi l’80% usa il bancomat, il 10% l’home banking. I servizi di addebito - accredito dello stipendio sono utilizzati quasi da un immigrato su due. Mutui e prestiti personali sono utilizzati dal 27% dei correntisti, mentre le carte di credito da circa il 20%.

I mutui hanno il maggior incremento al crescere dell’anzianità migratoria, tanto che un immigrato su cinque residente in Italia da più di 10 anni ne ha sottoscritto uno. I prestiti personali hanno invece un ruolo per far fronte alle spese più importanti sin dalle prime fasi dell’integrazione per la maggiore flessibilità e accessibilità.

Inclusione finanziaria in primo piano quindi al Forum della Corporate Social Responsibility (Csr), che si svolgerà il 27 e il 28 gennaio sul tema La responsabilità dell’impresa e degli stakeholders: «dalla teoria alla pratica». Focus anche su rendicontazione, certificazione, , ambiente ed energia. Nuova la formula delle co-building session, sessioni interattive parallele di un’ora circa, in cui i partecipanti potranno affrontare e dibattere temi specifici. All’attenzione anche le proposte della CSR per contribuire a ristabilire la fiducia nei mercati dal punto di vista delle imprese e da quello degli stakeholder. Tra i relatori, oltre al Direttore Generale dell’ABI Giuseppe Zadra, José Luis Rhi-Sausi, Direttore CeSPI; Mario Baccini, Presidente Comitato Nazionale Italiano Permanente del Microcredito; Lorenzo Sacconi, Direttore di EconomEtica; Luciano Hinna, Direttore Centro per l'innovazione nella Pubblica Amministrazione (CISPA); Franco Vermiglio, Presidente Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS).