18 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Il sistema della condizionalità introdotto dalla riforma della PAC del 2003

Sviluppo rurale e condizionalità

Prestigiosa iniziativa di Confagricoltura Verona per fare il punto su di un regime comunitario la cui importanza per l’attività ed il futuro delle imprese agricole è sempre maggiore

Il sistema della condizionalità introdotto dalla riforma della PAC del 2003 stabilisce le condizioni in presenza delle quali possono essere erogati i pagamenti diretti agli agricoltori. La fase di avvio di questo nuovo regime si è rivelata assai impegnativa sia per gli imprenditori sia per le pubbliche amministrazioni: di qui la necessità di una revisione e semplificazione delle norme in materia a seguito della verifica denominata «health check» della PAC.

Su questi presupposti, Confagricoltura Verona ha ritenuto necessario organizzare, venerdì 23 gennaio, un incontro ai più alti livelli per discutere con i Paesi europei interessati le diverse esperienze compiute in materia. Obiettivo del confronto è l’elaborazione di proposte progettuali ed operative utili in vista della verifica della politica agricola sin qui adottata. Il convegno, organizzato con il sostegno finanziario della Commissione Europea nell’ambito di un progetto sulla condizionalità di cui Confagricoltura Verona è leader partner, porta il significativo titolo «Sviluppo rurale e condizionalità. Stato dell’arte e proposte per l’incremento delle produzioni e la stabilizzazione dei prezzi» e si sostanzia in un confronto fra gli operatori di Italia, Francia ed Ungheria, cioè i Paesi coinvolti dal progetto.

Il programma prevede l’apertura dei lavori alle ore 14 ad opera del presidente di Confagricoltura Verona, Marco Pasetto, e del presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan. A seguire, la presentazione dei risultati della tavola rotonda che si terrà il 22 ed il 23 gennaio con la partecipazione di esperti della Commissione UE e di Italia, Francia e Ungheria. Quindi è previsto un focus group sulla condizionalità, l’aumento delle produzioni e la stabilizzazione dei prezzi alla luce dell’evoluzione della politica agricola, con gli interventi dei ministri dell’agricoltura italiana Luca Zaia, francese Michel Barnier, ungherese Gràf Jòzsef. Poi si discuterà sugli effetti prodotti dalle politiche comunitarie sui redditi degli agricoltori, con la partecipazione del vicepresidente della Chambre d’agriculture Gilbert Bros, del presidente della Camera agraria ungherese Miklòs Csikai, del presidente di nazionale di Confagricoltura

Federico Vecchioni - Dopo il dibattito le conclusioni saranno affidate allo stesso Vecchioni, che chiuderà i lavori intorno alle ore 18.00 (per i particolari organizzativi sull’iniziativa, v. infra la notizia nella rubrica «Agenda»).