Adiconsum alle banche: “Non aumentare lo spread”
Un risparmio per le famiglie che le banche non devono vanificare
La Banca Centrale Europa, secondo le attese, ha nuovamente tagliato il tasso di riferimento portandolo al livello più basso dal 1999: 2,00%
La decisione della BCE, in parte già scontata, dovrebbe portare un ulteriore abbassamento dei tassi di mercato, in particolare dell’Euribor.
Come Adiconsum ha rilevato anche in passato, una riduzione dello 0,50% incide per circa 25-30 euro sulla rata mensile per un mutuo di 100.000 euro di durata 30 anni: un risparmio non indifferente per ogni famiglia, che si traduce in un risparmio complessivo di varie migliaia di euro.
Il rischio che Adiconsum denuncia e su cui chiede alle Autorità di vigilare, è la scelta delle banche di aumentare lo spread applicato ai nuovi mutui.
Adiconsum ha già dimostrato che nell’ultimo mese gli spread sono aumentati sui mutui accesi a tasso variabile di circa 0,20-0,30% e soprattutto che i nuovi mutui ancorati al tasso BCE presentato, salvo rari casi, hanno spread superiori al 2%.
Una scelta che vanifica i risparmi e non aiuta certamente le famiglie e le imprese cui le ultime leggi volevano dare un sollievo economico a fronte della grave crisi che le ha colpite.
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